Cinque azzurri qualificati per la 2^ manche di Chamonix, il migliore è Vinatzer. "So cosa migliorare"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Cinque azzurri qualificati per la 2^ manche di Chamonix, il migliore è Vinatzer. "So cosa migliorare"

In uno slalom condizionato dal meteo, la lotta per le prime posizioni sembra ormai escludere tutti gli uomini di Theolier, ma qualche segnale discreto è arrivato. Sala e Maurberger in lotta per un pass mondiale.

Cinque atleti qualificati sui sette al via, certo tutti lontani dal vertice, ma comunque capaci di gestire bene una manche difficilissima, con il segno ormai evidente già dopo pochi passaggi.

La 2^ manche dello slalom di Chamonix, programmata alle ore 12.30, vedrà protagonisti Vinatzer, Moelgg, Gross, Maurberger e anche Tommaso Sala, bravissimo a centrare il 28° crono col pettorale 39 (e in corsa ancora per un pettorale a Cortina 2021), a soli 9 centesimi dal trio che, in 24esima posizione, vede Manni, Sabo e Simon appaiati. Di poco davanti a loro, partendo però col numero 12, un Alex Vinatzer che chiuderà 18° la prima manche, a 1”81 da Schwarz ma con qualche sensazione migliore rispetto alla cinquina di “zeri” accumulati negli slalom di gennaio.

Almeno oggi mi qualifico – ha sorriso il gardenese ai microfoni Rai di Ettore Giovannelli – ma nella seconda dovrò attaccare di più. Abbiamo individuato un problemino tecnico che va eliminato, posso e devo fare meglio. La pista? C'era un leggero segno, io l'ho rispettato perdendo chiaramente un po', ma sono convinto che in queste condizioni possa ancora cambiare molto”.

Manfred Moelgg era tutt'altro che soddisfatto della sua prova: “Si poteva fare meglio, ho sbagliato in cima tagliando il segno e poi in fondo ho faticato ad adattarmi. Per la seconda bisogna recuperare, poche storie”.

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Abbiamo intervistato il campione livignasco, non solo per celebrare il ventennale dall'ultima vittoria azzurra sul Canalone Miramonti: con Giorgio Rocca andiamo dall'analisi sullo stato di salute dello slalom azzurro (Vinatzer deve lavorare sulla parte mentale) al nuovo tentativo di Hirscher (lo stimo tantissimo, ma non può tornare al vertice), sino alle sfide olimpiche nella sua Valtellina. Bormio non sarà una gara banale, a Livigno è stato fatto un lavoro pazzesco che servirà per il futuro. E tanto, tanto altro nella chiacchierata con il plurimedagliato mondiale.