Azzurri, è un opening nero: solo Borsotti si qualifica. De Aliprandini: "Pensavo di essere in ritardo e ho spinto troppo"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Azzurri, è un opening nero: solo Borsotti si qualifica. De Aliprandini: "Pensavo di essere in ritardo e ho spinto troppo"

La prima manche del gigante di Soelden vede il vice campione del mondo uscire sul muro dopo una buona partenza, mentre Paris non va troppo lontano dalla qualificazione e i giovani pagano i pettorali alti. Comunque troppo poco...

Un opening nero, in tutti i sensi.

Dalla tuta EA7, portata in gara nonostante la causa persa in tribunale dalla FISI rispetto a Kappa, al risultato della nazionale maschile di gigante, in una prima stagionale sul Rettenbach di Soelden che vede solo Giovanni Borsotti centrare la qualificazione per la 2^ manche, al via alle ore 13.00, che verrà disegnata proprio da Max Carca.

Il più vicino degli altri otto azzurri ad avvicinare la top 30 è Dominik Paris, grazie anche al pettorale di partenza, per quello che comunque è un buon esordio per il fuoriclasse della velocità, a 32 centesimi dal pass. Troppo poco per il resto, da Della Vite (comunque il più positivo, considerato che partiva col 51) a Franzoni, da Maurberger a Tonetti.

E il rimpianto chiaramente riguarda l'uscita di Luca De Aliprandini, dopo un buon primo intermedio prima di trovarsi in ritardo di linea ad attacco muro e deragliare. “La porta dopo la prima lunga era schiacciata dal vento – ha spiegato il trentino ai microfoni di Ettore Giovannelli (Rai Sport) al parterre – e pensavo di aver perso molto lì. Così ho spinto di più e mi sono trovato in ritardo di linea. E' andata male, guardiamo avanti...”.

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