Lo svizzero riparte da dove aveva lasciato, dominando il gigante sul Rettenbach già conquistato un anno fa. "Non sapevo cosa aspettarmi, mi ero allenato tanto in discesa per lo speed opening". E il pensiero per il fondatore della Red Bull (che lo supporta da atleta top) scomparso nelle scorse ore.
Un fenomeno, non solo del gigante ma di questa nuova era dello sci.
Marco Odermatt è il padrone del circo bianco, anche se gli avversari non mancano e per il bis in Coppa del Mondo dovrà vedersela eccome con Kilde (oggi fuori, ma tornato già ad ottimi livelli in gigante) e Kristoffersen in primis, ma la partenza del fantastico 25enne rossocrociato è di quelle da far spavento a tutti.
La sfida del Rettenbach di Soelden è di nuovo sua, in maniera ancora più convincente di un anno fa, quando piegò per 7 centesimi Roland Leitinger; nonostante un'incertezza ad attacco muro nella 2^ manche, “Odi” è stato in grado di precedere di 76 centesimi Zan Kranjec e di quasi un secondo Henrik Kristoffersen, che appare l'unico, assieme a Lucas Braathen (2° dopo la 1^ manche, ha patito la visibilità nella seconda), a poter contendere forse la coppa di specialità ad uno dei tanti assi di casa Svizzera.
Una vittoria speciale, la dodicesima in CdM, quella che Odermatt ha portato a casa oggi nell'Oetztal: sia perchè continua la sua striscia di podi tra le porte larghe (9 dopo l'8/8 della scorsa stagione a livello di coppa, 10 considerando anche l'oro olimpico), in pieno “stile Hirscher”, sia perchè arriva poche ore dopo la scomparsa di un uomo e grandissimo appassionato di sport e delle discipline invernali, nelle quali ha investito moltissimo.
Parliamo di Dietrich Mateschitz, il fondatore della Red Bull che sostiene, tra gli altri, lo stesso fenomeno nidvaldese ormai da anni. Marco ha mostrato tutta la propria riconoscenza all'imprenditore austriaco, per poi raccontare la sua gara. “E' fantastico vincere qui, non sai mai realmente cosa accadrà dopo l'estate di soli allenamenti – le parole del detentore della Coppa del Mondo, riportate dal “Blick” - L'anno scorso mi ero detto che vincere a Soelden rappresentava un buon inizio, ora posso dire che negli ultimi giorni abbiamo lavorato e perfezionato il gigante, dopo il lungo blocco di allenamento dedicato alla discesa in vista di Zermatt-Cervinia”.
Odermatt, infatti, aveva già confessato di aver preparato in Cile proprio lo “Speed Opening” ufficialmente cancellato ieri per mancanza di neve sulla Gran Becca. Impressionante pensare al livello mostrato già oggi tra le porte larghe con poco allenamento specifico nella disciplina, seppur si tratti probabilmente di quella dove ha maggior margine rispetto agli avversari. “La seconda manche? Sapevo che la pista si sarebbe presentata in condizioni complicate – ha aggiunto il classe '97 svizzero – e che tutti avremmo commesso qualche errore. Ecco perchè ho continuato a combattere quando ho avuto quell'inciampo all'inizio del muro”.
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