Austriaci in visita sulla Streif, Reichelt si difende dalle accuse di doping

Austriaci in visita sulla Streif, Reichelt si difende dalle accuse di doping
Sci Alpino

Austriaci in visita sulla Streif, Reichelt si difende dalle accuse di doping

Evento media a Kitzbuhel per il Wunderteam: presente anche il velocista travolto dall'inchiesta Aderlass. "Vorrei solo pensare alla prossima stagione, non ho nulla da nascondere"

Un nutrito gruppo di atleti austriaci, dagli specialisti delle prove tecniche, come Manuel Feller, Michael Matt e Marco Schwarz, ai velocisti che quella vertigine l'hanno domata più volte, come Matthias Mayer e lo stesso Max Franz che qui si infortunò lo scorso gennaio, ha fatto visita al tempo dello sci mondiale, la Streif.

Sulla pista che dal 24 al 26 gennaio 2020 ospiterà un nuovo week-end di Coppa del Mondo, per l'80esima edizione dell'Hahnenkamm-Rennen, gli assi del Wunderteam (senza Marcel Hirscher, nel suo consueto “letargo estivo”) si sono ritrovati tra i prati verdi per incontrare giornalisti e sponsor.

Era presente anche Hannes Reichelt, nell'occhio del ciclone per il suo coinvolgimento, emerso una decina di giorni fa, nell'operazione doping esplosa ai campionati del mondo di sci nordico di Seefeld. “Sto meglio rispetto alla scorsa settimana, ma è stato uno shock brutale - ha confessato il 38enne velocista iridato di super-g a Beaver Creek 2015 - Sono stati i giorni più brutti della mia vita da atleta. Quando i funzionari dell'ufficio federale di polizia criminale hanno bussato alla porta di casa alle 7 del mattino, credevo volessero solo una mia dichiarazione, invece la situazione era ben diversa”.

Reichelt è stato collegato all'ex tecnico dei fondisti austriaci, Gerald H., in quanto suo conoscente sin dai tempi della scuola e con il quale aveva collaborato per i suoi piani di allenamento. “Tutti i controlli antidoping della mia carriera sono stati negativi e non ho mai perso un test. Ho sempre praticato uno sport pulito, stando attento anche alle caramelle per la tosse. Ho tutta l'intenzione di collaborare per dimostrare la mia innocenza, non ho proprio nulla da nascondere”.

Sul futuro, il veterano della nazionale austriaca è preoccupato anche per le tempistiche: “Non sappiamo quanto durerà questa faccenda, dovrei concentrarmi sullo sci e prepararmi per la prossima stagione, senza avere sempre in mente questa storia, ma è difficile...”, le parole amare di Reichelt, che a quasi 39 anni aveva già deciso nelle scorse settimane di proseguire la carriera probabilmente per un altro paio d'anni.

Anche i colleghi, interpellati sul tema, hanno difeso il compagno di squadra a spada tratta: “Non posso immaginare che Hannes abbia fatto qualcosa in questa direzione e sono certo che tutti siamo convinti della sua innocenza”, ha detto Marco Schwarz. “Per noi è stato uno shock leggere la notizia – le parole di Matthias Mayer – Siamo tutti con lui”.



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