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A Milano si entra nel cuore della 3Tre con Rocca, Gros, Edalini e il legame col ciclismo e Francesco Moser

A Milano si entra nel cuore della 3Tre con Rocca, Gros, Edalini e il legame col ciclismo e Francesco Moser
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3Tre Campiglio uff. stampa

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A Milano si entra nel cuore della 3Tre con Rocca, Gros, Edalini e il legame col ciclismo e Francesco Moser

Nuovo lancio per lo slalom in notturna di Madonna di Campiglio, in programma l'8 gennaio 2020: sul Canalone Miramonti spettacolo garantito.

Un nuovo lancio nel cuore di Milano, per il tour della 3Tre che ha vissuto una serata speciale.

Lo slalom in notturna che porterà la Coppa del Mondo maschile a Madonna di Campiglio, per la gara programmata nella serata di mercoledì 8 gennaio 2020, è stato presentato legando lo sci al ciclismo, visto che il Giro d'Italia 2020 tornerà nella località trentina per un arrivo di tappa.

Al Palazzo delle Stelline di Milano, quindi, ecco la sfera di cristallo e il “trofeo senza fine” simbolo della corsa rosa, ma anche tanti campioni a benedire il gemellaggio tra i due eventi, con Francesco Moser assieme al testimonial storico della 3Tre, Giorgio Rocca, a Piero Gros e Ivano Edalini.

Quella di Madonna di Campiglio è la mia unica vittoria in Italia – le parole di Rocca, riferendosi al trionfo nell'edizione 2005 della 3Tre – Spero di non rimanere l'ultimo italiano ancora a lungo e, se il primo nome per la gara dell'8 gennaio è Noel, a mio avviso, spero tanto in Vinatzer”.

Ivano Edalini, che trionfò nel 1986 sul Canalone Miramonti, ricorda che “quel 16 dicembre fu il mio giorno perfetto, non potevo permettermi di controllare il ritmo come i grandi fuoriclasse. Quando vinsi contro Ingemar Stenmark, ci misi un po' a realizzarlo, ma l'urlo di Campiglio me lo porterò dentro per sempre”.

Vincere la mia seconda gara sulla pista di Madonna di Campiglio, nella mia prima stagione in Coppa del Mondo, è stata un'emozione travolgente – ha invece spiegato Piero Gros, che trionfò in slalom nel '72 e in gigante nel '74 – Ricorderò sempre la folla incredibile che mi aspettava a Cles per festeggiare quell'inaspettato exploit”.

Per Francesco Moser, che ha vinto un Giro d'Italia (1984), ma ha scritto pagine indelebili nella storia del ciclismo (un campionato del mondo, doppio record dell'ora, tre Parigi-Roubaix, una Milano-Sanremo e tanto altro...), Madonna di Campiglio rappresenta un luogo speciale. “Quando ero Assessore Provinciale e facevo parte dell'organizzazione del Giro, fui io a portare un arrivo di tappa a Campiglio, perchè mi sembrava strano che una tappa della corsa rosa non si fosse ancora conclusa in una località così affascinante. Lo sci è una grande passione – ha detto il campione trentino – e lo praticavo pure quando ero ancora in attività. Di 3Tre, negli anni, me ne sono perse ben poche...”.

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