Zenere: "Ho accusato la tensione". Goggia: "Sulla falsariga di sabato". Della Mea: "Strada giusta". Voci azzurre dal Canada

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Zenere: "Ho accusato la tensione". Goggia: "Sulla falsariga di sabato". Della Mea: "Strada giusta". Voci azzurre dal Canada

Tre azzurre in top 15 nel secondo gigante di Mont-Tremblant, con un po' di rammarico per la 2^ manche della vicentina, quarta al giro di boa, ma anche la soddisfazione del doppio 9° posto della tarvisiana, che sulla Flying Mile si è trovata a meraviglia, oltre ad una buona solidità della fuoriclasse bergamasca, anche se qualcosa manca per l'ultimo salto di qualità nella specialità (ma ora arriva Sankt Moritz...).

Un 9°, un 11° e un 13° posto, tra soddisfazioni e qualche rimpianto, per chiudere l’intensa due giorni di Mont-Tremblant.

L’Italia resta lontana dal primo podio in questa stagione di Coppa del Mondo, anche se le vere chances arriveranno ora con Sofia Goggia in primis (ma occhio a Pirovano e Curtoni), nel trittico di velocità del prossimo week-end a Sankt Moritz.

La bergamasca avrebbe voluto qualcosa di più della doppia top ten sfiorata sulla “Flying Mile”, due risultati molto simili a quelli ottenuti da Sofia nel 2023, ma le prime manches dell’olimpionica di discesa sono state un po’ sullo stesso filone da inizio stagione, davvero molto sofferte.

Oggi è mancato un centesimo a Goggia per chiudere al 10° posto dopo l’8° di ieri, ecco l’analisi a fisi.org nell’immediato post gara: “E’ stata una prova sulla falsariga di quella di sabato. Nella prima manche ne ho combinate tante, nella seconda il ritmo era più incalzante e mi sono adattata meglio. Il bilancio di questa trasferta è senza infamia e senza lode, c’è qualcosa di positivo, adesso torniamo in Europa dove arrivano le mie gare”.

Lara Della Mea, alla prima top ten della carriera giusto 24 ore fa, eguaglia il suo 9° posto e tutto ciò nonostante due errori importanti, specialmente quello della prima (chiusa al 21° posto): “Ho provato a partire con l’atteggiamento giusto anche in questa occasione nella seconda manche, poi ho fatto un errorino che comunque non mi è costato tanto. Devo continuare a insistere sulle cose tecniche che ho individuato, mi sento sulla strada giusta”.

Asja Zenere, invece, deve accontentarsi del 13° dopo aver fatto sognare con il 4° crono della manche d’apertura. La vicentina spiega molto chiaramente quanto accaduto, ma resta un piazzamento di qualità dopo la mancata qualificazione di gara-1 (con l’Italia che vede andare a punti anche Ilaria Ghisalberti, 27esima): “Sicuramente non era facile ritrovarsi in quella posizione di classifica all’inizio della seconda manche, ho cominciato ad accusare la tensione e non è andata benissimo – le parole di Asja tramite l’ufficio stampa federale - Sono contenta comunque di essere arrivata nelle quindici, il materiale va bene e adesso devo insistere”. E la vedremo anche nella velocità in Engadina.

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