Rast incanta e a Kranjska Gora "partirò nelle 7, la vittoria è più vicina". Hector: "Buon podio, ma sbaglio ancora molto"

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Rast incanta e a Kranjska Gora "partirò nelle 7, la vittoria è più vicina". Hector: "Buon podio, ma sbaglio ancora molto"

Il gigante di Semmering del trionfo di Julia Scheib è stata anche la gara del secondo podio nella specialità per l'elvetica, ora terza nella overall (e pure nella graduatoria tra le porte larghe), e del bis stagionale in top-3 per l'olimpionica, che avrebbe però voluto qualcosa di più come Shiffrin, sesta e pronta a riallungare con lo slalom domenicale.

E’ stata la grande festa dell’Austria e di Julia Scheib, ma in quel di Semmering pure la giornata di una grandiosa Camille Rast che ha davvero impressionato, nel miglior gigante della carriera arrivato dopo le top five tra Copper Mountain e Mont-Tremblant, per il secondo podio della vallesana nella “disciplina madre”, poco più di un anno dopo il 3° posto di Killington.

Se quello arrivò in maniera rocambolesca con l’uscita (e l’infortunio) di Mikaela Shiffrin a poche porte dall’arrivo, oggi la 26enne campionessa del mondo di slalom si è presa tutto con una qualità di sciata clamorosa, tanto da concludere ad appena 14 centesimi dalla leader di specialità, che ha bruciato Camille nell’ultima dozzina di secondi di gara.

Per la settima top-3 in CdM e il miglior risultato di sempre tra le porte larghe, la stella rossocrociata non può che essere completamente soddisfatta anche perché sale pure al terzo posto nella graduatoria di gigante e nella generale, alla vigilia di uno slalom nel quale sfidare a viso aperto, anche se sinora i distacchi in stagione sono stati ampi, sua maestà Shiffrin: “Sono incredibilmente felice – ha detto Rast nel post gara a SRF Sport – È stata una vera battaglia, ma ho dato il massimo dalla prima all’ultima porta.

In partenza per la 2^ manche, il mio allenatore mi ha detto che avrei dovuto avere mezzo secondo di vantaggio per salire sul podio (Camille era 5^ al giro di boa, a poco più di 6 decimi da Hector e Scheib, in quel momento al comando c’era un’ottima Grenier, ndr). Ha funzionato alla perfezione, ho chiuso con la luce verde per 63 centesimi anche se un errorino in fondo mi è costato sicuramente qualcosa.

Quando si corrono rischi, è quello che succede e anche se 14 centesimi non sono molti, continuerò a lavorare per provare a vincere e la prossima volta partirò tra le prime sette. Questo mi aiuterà”.

Sì, perché sabato 3 gennaio a Kranjska Gora l’elvetica sarà nel primo sotto gruppo, dal quale è rimasta fuori ora Lara Colturi, dopo l’errore fatale commesso nella seconda manche dalla valsusina che difende i colori dell’Albania.

Al terzo posto di giornata a 4 decimi da Scheib ha terminato Sara Hector che, pur prendendosi il secondo podio consecutivo dopo Mont-Tremblant, non è soddisfatta al 100% dopo aver girato al comando con una 1^ manche che già non aveva commentato come perfetta: “Oggi ho sbagliato abbastanza, la velocità c’era ma la 2^ è stata ancora più difficile, per quanto era mosso il terreno – l’analisi dell’olimpionica in carica di gigante – Il podio è un buon risultato, questo sì”.

E’ stato un sabato totalmente negativo per Alice Robinson, che uscendo nella manche inaugurale ha perso poi il pettorale rosso a favore di Scheib, davanti di 88 lunghezze alla neozelandese, solo in parte positivo invece per Mikaela Shiffrin: su un pendio che adora (seppur con la modifica dopo il piano iniziale, accorciato tagliando a sinistra scendendo rispetto al pendio tradizionale della Panorama), dove ha timbrato quattro volte nella specialità e sette in totale, la fuoriclasse di Edwards ha mostrato ancora una fiducia che non è totale in gigante, chiudendo 6^ a 1”45 dalla vincitrice per prendersi, comunque, 40 pt di peso. Nella generale, infatti, Robinson è stata respinta a -114, poi Rast e Goggia a quasi 200 lunghezze da Mikaela.

E domenica sarà lei la grande favorita per provare a chiudere il 2025 al meglio con la cinquina in serie nella “sua” specialità.

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