Petra Vlhova oro nel gigante femminile dei Mondiali di Are

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Argento a 14 centesimi per la tedesca Viktoria Rebensburg, la leader della prima manche proprio davanti alla slovacca, che un po’ per colpa sua e un po’ per merito della slovacca ha dilapidato i 4 decimi di vantaggio che aveva all’intermedio perdendo in totale più di mezzo secondo, c’è da dire che Petra in entrambe le manche ha commesso tanto errori, un paio anche grossi, senza i quali il suo vantaggio sarebbe stato molto maggiore. Bronzo a 38 centesimi per la statunitense Mikaela Shiffrin, sia per lei sia per Vicky è la seconda medaglia iridata in gigante dopo gli argenti vinti rispettivamente nel 2017 e nel 2015 mentre Petra in questo mondiale si è già messa al collo l’argento della combinata.

Quarta a 12 centesimi dal podio la norvegese Ragnhild Mowinckel, donna da grandi eventi e non a caso sempre lì nelle primissime posizioni, sesta la francese Tessa Worley che rincorreva il terzo storico titolo mondiale in gigante, dal quale è rimasta lontana più di un secondo, settima la migliore delle padrone di casa svedesi, Sara Hector, dall’ottavo al decimo posto tre ragazze interessantissime e cioè le francesi Clara Direz e Coralie Frasse-Sombet e la svizzera Andrea Ellenberger. Quinta la migliore delle azzurre, una Federica Brignone indubbiamente sfortunata con la visibilità nella prima manche ma senza buttare il cuore oltre l’ostacolo, al contrario di quello che ha fatto in una bella seconda manche (delle migliori solo Vlhova ha fatto meglio di lei), tredicesima Marta Bassino, uscite per fortuna senza conseguenze fisiche Sofia Goggia e Francesca Marsaglia.