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Il mondo di Michelle Gisin: "Al via in tutte le discipline e quest'anno punto alla Coppa del Mondo di discesa"

Il mondo di Michelle Gisin: 'Al via in tutte le discipline e quest'anno punto alla Coppa del Mondo di discesa'
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2019 Getty Images

Sci Alpinointervista

Il mondo di Michelle Gisin: "Al via in tutte le discipline e quest'anno punto alla Coppa del Mondo di discesa"

E' rientrata in gara con il 9° posto di Soelden, suo miglior risultato della carriera in gigante. E' la 25enne di Engelberg la grande speranza per la Svizzera?

Noi crediamo di sì, e ne abbiamo anche parlato in un pezzo di qualche giorno fa. Michelle Gisin ha il potenziale per diventare la possibile erede del trono di Mikaela Shiffrin, che in questo momento pare ancora inscalfibile.

Parliamo di un'atleta che non ha ancora vinto in Coppa del Mondo (pur avendo conquistato sei podi, con quattro secondi posti), ma dopo l'oro olimpico in combinata a PyeongChang 2018, proprio battendo nettamente la superstar statunitense, e il 7° posto nella classifica generale del massimo circuito, la scorsa stagione sembrava poter essere davvero quella della definitiva esplosione della sorella di Dominique, già campionessa olimpica in discesa a Sochi 2014.

Il 5° posto nello slalom di Killington, seguito la settimana successiva dal doppio podio (seconda e terza) nelle discese di Lake Louise, aveva lanciato l'elvetica alle spalle della stessa Shiffrin nella overall, prima che tutto cambiasse il giorno in cui il fratello Marc cadde nella discesa in Val Gardena, rischiando la vita. Poche ore dopo quel 15 dicembre, anche Michelle dovette gareggiare sulla Saslong, ma la mente era da tutt'altra parte, sino all'infortunio di Garmisch a fine gennaio e lo stop anticipato, perdendo così i Mondiali di Are, causa un problema al ginocchio.

Dopo il gran esordio sul Rettenbach, la polivalente di Engelberg ha parlato all'ufficio stampa di Swiss-ski, rilasciando un'intervista decisamente interessante sotto vari punti di vista, a partire dai cambiamenti apportati dopo l'infortunio, visto che Michelle non si fermava per un problema fisico da quasi otto anni. “Avevo bisogno di questa pace, è stata un'opportunità per azzerare tutto e occuparmi di me stessa, ma anche capire il potenziale di lavoro e sviluppo con il mio team. E mia sorella Dominique, da consulente esterna, è sempre molto utile”.

Il primo passo è stato accettare l'infortunio “molto rapidamente, mentre è stato ben diverso per quello che è successo a Marc – ricorda riferendosi alla terribile caduta del fratello – Ci sono stati fasi a gennaio molto pesanti, ogni tipo di evento, dall'estrazione dei pettorali ad incontri con media e sponsor, che solitamente mi piacciono da morire, diventava una cosa estenuante. Tutti volevano sapere delle condizioni di Marc, la nostra famiglia ha trovato un supporto e una simpatia incredibili, il che ha significato molto per noi. Ora che tutto va per il meglio e sono pronta per metterci tutta l'energia positiva possibile”.

Sulle ambizioni in senso assoluto, Gisin spiega: “Voglio essere al cancelletto di partenza in tutte le discipline, anche il gigante ora è molto importante per me, anche se l'obiettivo principale è la discesa e lottare per la sfera di cristallo di specialità. Spero di tornare allo stesso punto di un anno fa in velocità, adoro le gare di Lake Louise dove ho ottenuto tre podi negli ultimi due anni e sarà importante partire bene da lì”.

Vincere la Coppa del Mondo generale è l'obiettivo a lungo termine? “Già solo poter lottare per la sfera di cristallo alle finali sarebbe un grande sogno – la risposta di Michelle – Vincerla è uno dei miei obiettivi più grandi, ma ci vuole una stagione perfetta e spero prima o poi di riuscirci”.

Due momenti chiave della carriera? Curiosamente, li ha vissuti nello stesso luogo... “A Zinal, dove ho prima salvato e poi rilanciato la mia carriera. Entrambe le volte è successo in occasione di una gara FIS: nell'aprile 2012, alla fine della stagione di rientro dopo la rottura del crociato del ginocchio, sono stata in grado di vincere un super-g ed è stato cruciale, perchè senza quel successo probabilmente avrei perso il mio status in squadra C. Mi ero appena diplomata al liceo e, senza quella possibilità di allenarmi con un team nazionale, non so se avrei continuato il mio percorso nello sci.

E all'inizio dell'annata successiva, ho vinto due slalom FIS, sempre a Zinal, ed è stato praticamente il segnale di partenza per arrivare ad alto livello; tuttavia, da un punto di vista emotivo, è chiaro che i momenti cruciali sono stati i Mondiali di casa a Sankt Moritz 2017 e il titolo olimpico di combinata a PyeongChang”.

Nella vita di Michelle c'è il fidanzato, Luca De Aliprandini, che la consiglia spessissimo e “mi aiuta a migliorare, basti pensare che, assieme a mio fratello Marc, riguardammo assieme la combinata olimpica ed entrambi trovarono parecchie cose da correggere. Tanto che ad un certo punto dissi loro: “Ehi, ma ho vinto”.

Per sottolineare quanto la 25enne svizzera sia attenta anche al di fuori delle piste, aveva pure pensato di imparare lo svedese per presentarsi al meglio ai campionati del mondo di Are. “Dopo l'infortunio, ovviamente è leggermente diminuita la mia motivazione in tal senso, ma lo voglio migliorare ed è un peccato non aver potuto incontrare Sarah Hector nella pre season per fare pratica. Nel frattempo continuo a lavorare sul mio spagnolo e per ora... mi basta quello”.

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