Grenier, la rinascita proprio in casa dopo il dolore: "Meraviglioso". Ljutic si sblocca, Shiffrin... tranquillizza

Un gigante tutt’altro che banale da portare a casa per le condizioni meteo della 1^ manche, fortunatamente migliorate per garantire alla gente di Mont-Tremblant, che già lo scorso anno avevano perso le gare sulla “Flying Mile” per motivi opposti, ovvero caldo e scarso innevamento, uno spettacolo di cui lo stesso pubblico della graziosa località del Québec diventa protagonista.

E in un contesto del genere, se la beniamina di casa, cresciuta su questa pista e queste montagne, torna sul podio dopo quasi due anni, tutto diventa meraviglioso; Alice Robinson è stata la dominatrice della prima sfida canadese, è vero, ma il 3° posto di Valérie Grenier ha un valore molto importante, per colei che ha vinto due volte in Coppa del Mondo (nella “sua” Kranjska Gora, dove si andrà il prossimo 3 gennaio) e ottenuto altri due podi, prima di farsi nuovamente male in super-g a Cortina, proprio poche ore dopo il 3° posto nella discesa sull’Olympia delle Tofane.

Era fine gennaio 2024, dal crociato alla spalla i danni erano stato molteplici e la scorsa stagione di riadattamento per provare a tornare in quota: “E’ stupendo ottenere un podio qui, dove ho vissuto tanti momenti bellissimi – le parole della 29enne nordamericana – Non sono stata continua come avrei voluto, ma ho dato tutto nel finale della 2^ manche e sono stata ripagata”.

Quei parziali nella seconda parte della manche decisiva fanno pensare che sì, Valérie possa anche fare saltare il banco domenica in gara-2, dove certamente Zrinka Ljutic, che al contrario si è un po’ spenta nell’ultimo tratto della Flying Mile, ma ha salvato per 6 centesimi la seconda piazza dal ritorno della canadese, proverà a ripetersi: oggi la classe 2004 croata ha colto il suo secondo podio in un gigante di CdM, il decimo in totale (e primo stagionale, dopo le ultime due uscite in slalom) sfruttando benissimo la 1^ manche disegnata da papà Amir e sulla quale erano deragliate due donne attesissime come Julia Scheib e Sara Hector (mentre la 2^ è stata fatale a Stjernesund, 4^ a metà gara).

In quel tracciato così lento della mattinata in Québec, invece, si era trovata molto bene Mikaela Shiffrin; da quel 3° crono, la fuoriclasse statunitense si è dovuta accontentare del 6° finale, ma al di là dei punti messi da parte per consolidare la vetta della generale, il bottino di “40” significa anche rientrare nella top 15 della WCSL, fondamentale anche in ottica futura visto che pure oggi è stata costretta a partire con il n° 16.

Manca ancora un po’ di continuità per Mikaela tra le porte larghe, dove non vince dal 28 dicembre 2023 a Lienz (con l’infortunio di Killington che ha cambiato tutto), ma dopo il 4° di Soelden questa prestazione ha un valore e, nell’immediato post gara, la 30enne di Edwards ha rassicurato i suoi tifosi, visto che tagliando il traguardo era sembrato avesse un dolore importante, dopo l’impatto contro una porta, tra spalla e fianco sinistro. “Scusate se vi ho fatto spaventare, ma fortunatamente sto bene, solo una gran botta e un’abrasione ma è tutto ok alla schiena”.