Goggia, la scelta è stata fatta: rinuncia al ruolo di portabandiera, arrivo in Cina ritardato e si prova per le gare

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Goggia, la scelta è stata fatta: rinuncia al ruolo di portabandiera, arrivo in Cina ritardato e si prova per le gare

La conferma alla Gazzetta dello Sport: il 4 febbraio Sofia non sfilerà alla cerimonia d'apertura dei Giochi di Pechino, al suo posto (quasi certamente) l'amica e conterranea Michela Moioli. Il super-g dell'11 rimane l'opzione migliore per tentare il miracolo verso la discesa.

La scelta ormai è stata fatta, anche perchè di alternative, per provare a partecipare alla sua seconda Olimpiade, non ce ne sono altre.

Sofia Goggia deve rinunciare al suo ruolo di portabandiera, lei che un mese fa aveva ricevuto con tanto orgoglio il tricolore, dalle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Per cercare un recupero che avrebbe quasi del miracoloso, la fuoriclasse bergamasca continuerà in Italia la riabilitazione, già cominciata ieri dopo l'infortunio al ginocchio sinistro patito domenica a Cortina, per poi volare in Cina solo a pochi giorni dalle sue gare.

Il super-g dell'11 febbraio è solo un'ipotesi per il test che potrebbe portare Sofia a disputare le prove di discesa, dal giorno successivo, verso la gara che lei vuole disputare a tutti i costi, la discesa di martedì 15 dove difendere il suo titolo.

Sarà quasi certamente Michela Moioli, anche se spetterà al CONI annunciare la decisione, a sostituire l'amica alla cerimonia d'apertura del prossimo 4 febbraio, con la stella azzurra dello snowboard cross che arriverà a Pechino già martedì 1.

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