Goggia, l'uscita di Soelden e il pensiero che torna a Bassino: "Ho sentito alla radio Marta che chiedeva aiuto"

La Coppa del Mondo di Sofia Goggia è cominciata con una buona dose di arrabbiatura, per l’uscita a fine muro nella prima manche del gigante di Soelden, quando la punta azzurra sul Rettenbach stava viaggiando per giocarsi almeno un piazzamento in alta quota (top ten, stiamo larghi…).

Qualche giorno senza sci per la quattro volte vincitrice della sfera di cristallo in discesa, visto che poi a novembre ci sarà parecchio lavoro in Nordamerica e altri tre giganti, tra Copper Mountain e la doppia di Mont-Tremblant; ecco che martedì scorso, in quel di Trento, Sofia era presente per celebrare il centenario del G.S. Fiamme Gialle, in seno alla festa della Guardia di Finanza per una ricorrenza così speciale e alla quale ha preso parte anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

A margine della cerimonia, Goggia è stata intervistata da Massimiliano Ossini (che ha condotto anche l’evento stesso, ndr), per la trasmissione Unomattina su Rai 1, tornando anche su qualche tema di attualità pur partendo dal quadro generale verso il pieno ingresso nell’inverno olimpico. “Sono felice che una nazione ci segua e in particolare negli ultimi anni, per quanto fatto come squadra femminile”.

La fuoriclasse di Astino ha ripercorso gli inizi e la passione nata a 4 anni, sciando sulle nevi di Foppolo, in un percorso che ha definito bellissimo e per la quale il ringraziamento principale va ai suoi genitori e al primo maestro. L’arruolamento nelle Fiamme Gialle? Avvenuto nel dicembre 2011, quando aveva 19 anni: “Per tutti i gruppi sportivi è sempre una scommessa avere atleti che ancora non hanno fatto risultati, quindi io sono debitrice nei loro confronti – le parole di Sofia – Ho stretto legami personali diventati indissolubili, questa è una famiglia a tutto tondo”.

E sull’infortunio di Marta Bassino, avvenuto a tre giorni dall’opening e che si aggiunge a quello di Federica Brignone (e di Marta Rossetti, parlando di slalom), la bergamasca racconta: “Il dispiacere è immenso, se penso che ci allenavamo assieme in Val Senales e al secondo giro Marta è caduta, io ho sentito in radio che chiedeva aiuto perché sentiva di essersi fatta male. Per Fede non sappiamo ancora quando rimetterà gli sci, ma almeno per lei non è ancora sfumata la possibilità delle Olimpiadi”.