Saalbach 2025: il gigante mondiale vede una fantastica Brignone con margine, la sua analisi dopo la 1^ manche. Le lacrime di Bassino fanno male, Goggia demoralizzata: "Non posso buttare via certe gare, devo lavorare su alcuni aspetti". Della Mea: "Una delusione, tenevo tanto a questa gara".
Ancora una manche, per completare l’opera e diventare la seconda donna azzurra a vincere l’oro in gigante ai campionati del mondo, 28 anni dopo la doppietta (Sierra Nevada-Sestriere) firmata da Deborah Compagnoni.
Federica Brignone ha tutto nelle sue mani, l’attesa sarà spasmodica per vederla all’attacco, perché la mentalità dovrà essere quella, nella 2^ manche della sfida iridata di Saalbach in programma dalle ore 13.15, su tracciatura americana con Paula Moltzan terza a 1”24 dalla valdostana, alle spalle anche di Robinson (che deve recuperare 67 centesimi a Fede) e davanti di misura a Gut-Behrami e Hector, le altre candidate alle medaglie visto che poi sotto i 2” rimangono solo Stjernesund e Duerr.
Non si è presa neppure troppi rischi Brignone, semplicemente aveva un altro passo su una pista e una neve che adora. “Ho fatto la differenza nell’ultima parabolica – ha analizzato Federica al microfono di Simone Benzoni in casa Rai Sport – Dove il tracciato era più dritto, mi sono presa lo spazio chiudendo bene la curva successiva sul piede sinistro per non perdere velocità sul pianetto che portava all’ultimo dosso.
Io non ho sentito la fatica lì, dicendomi sempre di spingere e fare tagliare lo sci, perché c’era poca velocità e bisognava collegare bene sino in fondo. Credo che le altre abbiano avuto troppo rispetto della pista, questa pendenza e la neve mi piacciono ed è venuto tutto bene. Avevo una pista liscia, ma nella 2^ anche le altre davanti scenderanno nelle mie condizioni, quindi questo vantaggio non è male”.
Goggia è andata in rotazione impuntandosi con il bastoncino e subendo anche un colpo alla spalla, pur rassicurando in tal senso parlando a Rai Sport. Ed è decisamente delusa questa volta la bergamasca: “Oggi ero serena, penso di essere partita anche bene e mi sentivo nel ritmo, sono andata un po’ lunga ma si è girato il bastoncino e poi è arrivato in faccia, solo io finisco in situazioni tragicomiche, davvero inspiegabile ma capitano spesso a me quindi devo lavorare su alcuni aspetti.
La CdM? Guardo avanti di sicuro, ma butto via tante e troppe gare, nei giorni scorsi in allenamento in questa disciplina andavo forte, probabilmente c’è qualcosa che non riesco ancora a vedere, ho un bel potenziale ma così non va bene”.
Se Lara Della Mea ha vissuto una gara difficilissima col pettorale 30, mancando l’inversione per 4 centesimi e parlando di “una pista non bellissima (eufemismo, era un vero disastro, ndr), io non mi sento tanto bene da ieri perché sono un po’ malata e tenere 1’15” di gara è davvero dura, ma questa è una delusione perché a questo gigante tenevo tanto”, c’è una Marta Bassino in piena crisi che, presentandosi ai microfoni di Rai Sport dopo l’uscita che ha chiuso un Mondiale amarissimo, non riesce a parlare con la voce strozzata dall’emozione e dal pianto. Solo un “grazie”, di enorme sensibilità, da parte della cuneese che fa malissimo vedere così.
Una campionessa da ritrovare, al più presto.
Slalom Gigante Femminile Saalbach (AUT)
Video
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Giovedì 13 Febbraio 2025BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Bormio | 12/13 | 25-70 cm |
Bormio 3000 | 12/13 | 25-70 cm |
Alpe di Siusi | 22/24 | 40-110 cm |
Corvara in Badia | 48/48 | 10-50 cm |
Obereggen | 20/20 | 10-60 cm |
Pila Aosta | 14/14 | 50-70 cm |
Chiesa in valmalenco | 10/10 | 35-90 cm |
Ponte di legno | 29/30 | 70-140 cm |
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