Bistrot, l'angelo custode di Brignone al J Medical: "Approccio di Fede esemplare, che spirito di sacrificio"

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Bistrot, l'angelo custode di Brignone al J Medical: "Approccio di Fede esemplare, che spirito di sacrificio"

Federico Bistrot, a capo dei fisioterapisti del J Medical dove la detentrice della sfera di cristallo sta svolgendo tutta la fase di recupero post infortunio, ha parlato del lavoro svolto in queste settimane, a margine della conferenza odierna. Il direttore generale della struttura, Luca Stefanini: "La strada non è semplice, ma offriamo tutto il supporto possibile".

Le parole del dottor Andrea Panzeri sono state le più importanti, quest’oggi per annunciare che Federica Brignone non dovrà tornare sotto i ferri visto che il crociato del ginocchio sinistro è in buone condizioni e il recupero della fuoriclasse di La Salle può procedere senza ulteriori intoppi.

Se è davvero troppo presto per capire i tempi di recupero sia per un ritorno sugli sci, sia per pensare di rivedere Fede in gara e con il grande obiettivo delle Olimpiadi di Milano Cortina, si può capire dalle persone che stanno vivendo con lei questo lungo percorso al J Medical, come davvero Brignone stia mettendo tutto in… pista per farcela.

La detentrice della Coppa del Mondo porterà le stampelle ancora per qualche settimana, lei stessa si è detta più fiduciosa visti gli ultimi progressi che, nella struttura torinese, sta vivendo giorno dopo giorno. Il direttore generale di J Medical, il dottor Luca Stefanini, ha così parlato (per la prima volta in questi due mesi dal crac di Fede all’Alpe Lusia) dell’approccio dell’iridata di gigante alla lunghissima fase di riabilitazione. “Ci tenevo a ringraziare la Federazione Italiana Sport Invernali, quando è accaduto questo infortunio siamo stati immediatamente contattati e ci siamo messi subito a disposizione, è motivo di orgoglio essere individuati come centro che potesse dare un supporto – ha dichiarato Stefanini - Abbiamo individuato i primi obiettivi, che era quello di camminare bene per Federica.

La strada non sarà semplice, ma noi siamo a disposizione per offrire tutto il supporto possibile”.

Importante soprattutto il ruolo di Federico Bristot, che lavora a stretto contatto con Federica ed è il responsabile dei fisioterapisti nella realtà costruita 9 anni fa dalla Juventus: “Con Fede ci conosciamo da tanti anni, sul suo ginocchio lavoravamo già in passato.

Il programma è molto intenso, svolgiamo doppie sedute quotidiane, con l’obiettivo di recuperare la deambulazione corretta, che sta avvenendo in maniera lineare, e il recupero della mobilità articolare, senza perdere d’occhio il tono muscolare. Tutto ciò avviene con grande impegno, sfruttiamo anche l’utilizzo della piscina e i risultati sono buoni. L’approccio di Federica è stato esemplare, raramente abbiamo trovato una autodisciplina e uno spirito di sacrificio e di sopportazione di questo genere”.

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