Dopo l’entusiasmante programma corto di ieri gli spettatori dell’Iceberg Palace di Sochi si attendevano uno scontro mortale su punteggi stratosferici, ma così non è stato. Nel bellissimo impianto russo ha regnato la tensione che ha condizionato tutti gli atleti di vertice in lotta per le medaglie.
La gara olimpica è storicamente una gara a se stante, ma che per vincere l’agognato oro bastasse un libero da 180 punti scarsi nessuno se lo sarebbe mai atteso alla vigilia, specie dopo i fuochi d’artificio di ieri.
Venerdì 14 Febbraio 2014
L'allievo di Brian Orser, danzando sulle note di "Romeo e Giulietta”, ha completato un discreto programma con alcune sbavature che avevano aperto improvvisamente una porta al rivale Chan.
Il nipponico ha aperto il programma con una caduta sul quadruplo Salchow, salvando comunque la rotazione, con un triplo Flip con step out che gli è valsa un’altra caduta e sporcando la combinazione 3Lz-1Lo-3S è atterrato su due piedi, vanificando quindi i punti della combinazione passata in sequenza. La chave di volta per la vittoria è stato un grandioso quadruplo Toeloop e una combinazione triplo Axel – triplo Toeloop da applausi che ha permesso al diciannovenne di Sendai di totalizzare 89,66 punti di tecnico. Nel secondo punteggio si è difeso al meglio rispetto a Chan, perdendo solo due punti (90.98) frutto di un’interpretazione dinamica e brillante.
Quando tutto sembrava pronto per un sorpasso canadese ecco il colpo di scena. Patrick Chan, grande favorito della vigilia, danzando sulle note de “Le quattro stagioni”, ha rovinato la sua performance con due grossi errori sul tallone d’Achille di questa stagione: l’Axel. Il ventitreenne di Ottawa ha chiuso il triplo con step out e l’ha solamente doppiato poco dopo, il che, unito alla sbavatura in atterraggio del quadruplo Toeloop non gli ha consentito di andare oltre gli 85,40 punti del technical score che ha di fatto annullato il buon 92,70 sulle componenti, ottenuto con un pannello decisamente più severo rispetto a quello di 24 ore fa.
Si chiude dunque nel peggiore dei modi un quadriennio splendido per Chan che dunque non conquista l’agognato oro olimpico, unica mancanza di un palmares invidiabile.
Se per l’oro era lotta a due per il bronzo è stata lotta senza quartiere con Denis Ten, uomo da grandi manifestazioni, a prevalere. Il ventenne kazako, autore del terzo libero con 171,04 punti, ha scalato la classifica grazie ad un programma libero ben eseguito privo di grandi sbavature, Axel doppiato a parte. Il vice campione del mondo in carica si conferma dunque sul podio del grande evento annuale, dopo una stagione oltremodo deludente e sottotono.
Il beffato di giornata è Javier Fernandez. Lo spagnolo, terzo dopo il programma corto, ha anch’esso pasticciato sul triplo Axel, doppiando il Lutz della combinazione ed eseguendo solo triplo il secondo quadruplo Salchow programmato. Il tutto gli ha impedito di salire sul podio nonostante un più che discreto secondo punteggio.
Quinto e sesto posto per il duo giapponese Machida-Takahashi, entrambi sottotono dal punto di vista tecnico. Completano la top ten il cinese Han Yan, la sorpresa della manifestazione Peter Liebers (239,87)anche oggi molto preciso e concreto, il giovane statunitense Jason Brown (238,37) ed il ceco Michal Brezina.
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