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Una solidissima Russia trionfa nella staffetta maschile dei Mondiali di Hochfilzen. Per l'Italia 5° posto di nobilità

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Biathlon - Mondiali Hochfilzen 2017

Una solidissima Russia trionfa nella staffetta maschile dei Mondiali di Hochfilzen. Per l'Italia 5° posto di nobilità

Una lunghissima tirata senza un attimo di respiro. Questa è stata la staffetta maschile dei Mondiali di Hochfilzen, ben diversa da quelle di tutte le edizioni iridate più recenti (e non solo).

Zero tatticismi al lancio, rivelatosi un’autentica prova di tiro che ha subito sgranato il gruppo. È stato Erik Lesser a cambiare davanti a tutti con 5” di margine su Jean Guillaume Beatrix, entrambi puliti al poligono. Artem Pryma ha ceduto il testimone a  14”, mentre Lukas Hofer, Alexey Volkov e Daniel Mesotitisch hanno pagato 20”. Ancora più in difficoltà Ole Einar Bjørndalen, costretto a lasciare sul piatto ben mezzo minuto.

Le carte in tavola sono cambiate radicalmente nella seconda frazione. Un ottimo Quentin Fillon Maillet ha cambiato primo assieme a uno splendido Dominik Windisch, capace di risultare il migliore in questo segmento di gara. Positiva la prova anche di Maxim Tsvetkov e Sergey Semenov, i quali hanno cambiato sostanzialmente in scia al tandem di testa. Julian Eberhard ha dovuto ricorrere a qualche ricarica di troppo, ma ha inciso oltremodo sugli sci rimanendo a 14”. Chi ha faticato sono stati Benedikt Doll, in piedi salvatosi in extremis dall’anello di penalità e scivolato a 30” dalla vetta, nonché un opaco Emil Hegle Svendsen, obbligato a cedere ulteriormente terreno.

Gli insegnamenti del saggio si sono rivelati veritieri anche quest’oggi, poiché anche nella prova odierna la terza frazione si è rivelata decisiva per dare una fisionomia definitiva alla competizione. Anton Babikov, in sofferenza nel fondo (soprattutto nel giro finale), ma perfetto al poligono, ha preso il comando delle operazioni in compagnia di Simon Eder. Simon Desthieux ha pasticciato con le ricariche a terra e ha perso una dozzina di secondi, vedendosi raggiunto da uno sfavillante Arnd Peiffer. Giuseppe Montello si è difeso cambiando a mezzo minuto in compagnia di Vladimir Semakov. Un giro di penalità di Tarjei Bø al poligono in piedi ha definitivamente affossato ogni velleità della Norvegia.

In chiusura Anton Shipulin si è dimostrato subito molto agguerrito, decidendo di fare gara di testa senza remore. Nonostante l’utilizzo di una ricarica in piedi ha evitato di venire agganciato da un perfetto Martin Fourcade, prendendosi il lusso di guadagnare terreno sul catalano nella tornata conclusiva e di concludere in trionfo. Dominik Landertinger ha sofferto nei primi due giri, vedendosi raggiunto da Simon Schempp, ma ha scatenato tutti i suoi cavalli negli ultimi 2,5 km e ha arpionato il terzo posto. Un notevole Thomas Bormolini ha capitalizzato al meglio quanto fatto dai compagni di squadra, tagliando il traguardo in quinta posizione.

Dunque medaglia d’oro per la Russia, che in campo maschile pone fine a un digiuno iridato che durava dal lontano 2008. Certo, nel 2014 è arrivato il successo olimpico, ma ai Mondiali l’ultima affermazione era datata 9 anni fa. Dunque si è rivelata azzeccata la scelta dello staff tecnico di puntare tutto sul tiro – e le sole tre ricariche utilizzate in otto poligono lo testimoniano – schierando i vari Volkov, Tsvetkov, Babikov prima di Shipulin, escludendo i meno solidi Garanichev e Loginov.

La Francia si deve “accontentare” di un argento che brilla di luce propria, anche se in seno al team transalpino si sognava sicuramente di tornare sul gradino più alto del podio iridato per la prima volta dal 2001. Per contrastare la Russia è mancato qualcosa nelle frazioni centrali. Per Martin Fourcade è in ogni caso la quinta medaglia in altrettante gare in questa edizione.

Bronzo per l’Austria, capace oggi di cancellare lo scoraggiante “zero” alla voce medaglie in questo Mondiale di casa. Va rimarcato come il quartetto contempli l’ormai quarantunenne Daniel Mesotitisch, il quale ha voluto a tutti i costi proseguire la sua carriera a oltranza per vivere una nuova manifestazione iridata casalinga. Pervicacia ampiamente ripagata dal podio odierno.

 L’Italia chiude quinta – come nella staffetta femminile – ma il risultato odierno ha ben altro significato. Gli azzurri si sono espressi al loro limite (soprattutto Windisch e Bormolini) ottenendo un piazzamento nobile al di sopra delle aspettative della vigilia.

Miseramente ottava la Norvegia, vittima di un vero e proprio tonfo. Per trovare un risultato peggiore in una staffetta di un grande appuntamento si deve tornare indietro addirittura al 1993.

Domani gran finale con le mass start. Le donne cominceranno alle 11.30, gli uomini chiuderanno il programma iridato alle 14.45.

MONDIALI HOCHFILZEN 2017 – STAFFETTA MASCHILE
1. RUS [Volkov, Tsvetkov, Babikov, Shipulin] (0+3) 1:14’15”0
2. FRA [Beatrix, Fillon Maillet, Desthieux, Fourcade] (0+4) a 5”8
3. AUT [Mesotitsch, Eberhard, Eder, Landertinger] (0+10) a 20”1
4. GER [Lesser, Doll, Peiffer, Schempp] (0+8) a 29”6
5. ITA [Hofer, Windisch, Montello, Bormolini] (0+5) a 1’30”8
6. UKR [Pryma, Semakov, Semenov, Pidruchnyi] (0+10) a 1’41”3
7. USA [Bailey, Norgren, Burke, Doherty] (0+8) a 1’50”5
8. NOR [Bjørndalen, Svendsen, Bø T., Bø J.] (1+8) a 2’22”3

Clicca qui per i risultati completi.

MEDAGLIERE DOPO 9 GARE DI 11
5-1-0 (6) – GERMANIA
1-2-4 (7) – FRANCIA
1-2-1 (4) – REP.CECA
1-0-1 (2) – RUSSIA
1-0-0 (1) – USA
0-2-1 (3) – NORVEGIA
0-1-0 (1) – BIELORUSSIA
0-1-0 (1) – UCRAINA
0-0-1 (1) – ITALIA
0-0-1 (1) – AUSTRIA

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