Questo sito contribuisce alla audience de

Biathlon: la Francia trionfa nella Staffetta Femminile di Ruhpolding

Biathlon: la Francia trionfa nella Staffetta Femminile di Ruhpolding
Info foto

2018 Getty Images

BiathlonBiathlon-Coppa del Mondo

Biathlon: la Francia trionfa nella Staffetta Femminile di Ruhpolding

Le transalpine, dopo essere state in testa per tutto l'arco della gara, sul traguardo hanno preceduto la Norvegia e la Germania. 

Nella frazione d’apertura l’Italia ha calato subito il suo asso: Dorothea Wierer. L’azzurra non ha deluso e con un’ottima prestazione sia sugli sci che al poligono, dove ha trovato lo “zero” rapido, ha chiuso al secondo posto la propria fatica, a una manciata di decimi dalla francese Julia Simon (0+0). Alle spalle della coppia di testa è transitata la norvegese Solemdal (0+0) a 14”, mentre hanno pagato un distacco maggiore la Germania, 6a a 38” con Vanessa Hinz e la Russia, 8a a 39”.

Francia e Italia hanno fatto gara parallela fino al poligono in piedi della seconda frazione, dove però Anaïs Bescond, perfetta al poligono, ha staccato Federica Sanfilippo, costretta invece ad utilizzare due ricariche. L’italiana nel giro conclusivo è stata raggiunta dalla slovacca Paulina Fialkova e le due hanno chiuso a 20” dalla transalpina. Discreta prestazione di Laura Dahlmeier, che con un solo bersaglio mancato nella serie in piedi, si è riportata in 4a piazza a 43” dalla testa, davanti a Norvegia, Svezia e Canada.

Bescond ha consegnato il testimone a Justine Braisaz, che con una prova solida al poligono ha mantenuto la testa della gara. Dietro però l’mvp della terza frazione è stata la norvegese Tiril Eckhoff, sorprendentemente perfetta dalla piazzola e letteralmente scatenata sugli sci. Nella sessione in piedi la scandinava ha dato una lezione di tiro a Franziska Preuss e, dopo essere transitata all’intermedio con 29” di ritardo da Braisaz, nell’ultimo giro le ha recuperato 15”. All’ultimo cambio la Germania è transitata in 3a piazza a 27”, l’Italia invece con Gontier è scivolata all’8° posto, dopo aver percorso ben due giri di penalità al termine della serie a terra.

In quarta frazione Anaïs Chevalier ha dovuto tenere a distanza la norvegese Marte Olsbu Røiseland e la tedesca Denise Herrmann. La transalpina ha optato per una tattica conservativa nel fondo, che le ha permesso però di limitare gli errori al tiro. La francese nel poligono in piedi ha commesso un errore ma ha rimediato rapidamente con la ricarica. Dietro le inseguitrici hanno sbagliato a loro volta e perso terreno nei confronti della battistrada. Nella tornata conclusiva Chevalier ha amministrato il vantaggio, chiudendo con 11" sulla Norvegia (Solemdal-Tandrevold-Eckhoff-Olsbu) e 23" sulla Germania (Hinz-Dahlmeier-Preuss-Herrmann), a cui in stagione continua a mancare la vittoria.

A oltre un minuto dal podio è finita la Svezia, che avuto la meglio sulla Russia 5a e sulla Slovacchia 6a. Sono entrate nella top 10 anche l'Austria 7a, la Bielorussia 8a, la Repubblica Ceca 9a e la Svizzera 10a. Alexia Runggaldier, nonostate lo "zero" al tiro, ha perso terreno sugli sci, concludendo 11a

Domani alle 12:15 è in programma la Mass Start maschile, alle 14:40 torneranno invece in pista le ragazze. 

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
24
Consensi sui social

Staffetta femminile Ruhpolding (GER)

Biathlon-Coppa del Mondo

Biathlon: la Francia trionfa nella Staffetta Femminile di Ruhpolding

Sabato 19 Gennaio 2019

Più letti in Sport invernali

Hirscher, il ritorno del Re - Da Jordan a Schumacher, da Phelps a Foreman, i comeback più clamorosi

Hirscher, il ritorno del Re - Da Jordan a Schumacher, da Phelps a Foreman, i comeback più clamorosi

E' davvero raro trovare uno sportivo del livello di colui che ha conquistato otto volte consecutivamente la Coppa del Mondo, rientrare dopo 5 anni di stop agonistico. Tra i grandissimi non mancano comunque situazioni se vogliamo simili, in ambito sciistico pensiamo innanzitutto a Moser-Proell che, dopo le cinque sfere di cristallo in serie di inizio anni '70, lasciò per un inverno perdendo i Giochi di casa a Innsbruck 1976, ma coronò il sogno olimpico nel 1980.