Sono 3 i candidati alla presidenza dell'Ibu. Besseberg, Carrabre e... Tikhonov!

Il ritorno sulla scena del quattro volte campione olimpico in staffetta è l'ennesimo segnale della restaurazione che sta avendo luogo all'interno della federazione russa, cominciata con l'elezione alla presidenza di Aleksander Kravtsov.

Infatti Tikhonov, a sua volta presidente federale fino al 2008, era stato letteralmente esautorato con l'avvento del corso modernizzatore Mikhail Prokhorov, terminato in primavera dopo essere cominciato 6 anni fa proprio come segno di rottura con la gestione della leggenda del biathlon sovietico.

Il sessantasettenne, ritornato improvvisamente e sorprendentemente sulla cresta dell'onda, ha dichiarato all'agenzia Itar-Tass: "La federazione russa ha proposto la mia candidatura due settimane fa e concorrerò per la presidenza. Il mio programma è già pronto. Si tratta della mia quarta candidatura e in passato, ironicamente, la Russia ha sempre votato contro di me. Vedremo cosa accadrà a settembre, io non ho niente da nascondere".

Gli altri candidati alla presidenza sono Anders Besseberg e James "Jim" Carrabre.

Il norvegese Besseberg, classe 1946, è presidente dall'Ibu sin dalla sua fondazione (1993). Nel 2009 aveva annunciato che avrebbe lasciato il suo posto dopo il 2010, anno in cui invece gli fu conferito il quinto mandato. Tra un mese lo scandinavo concorrerà per rimanere al suo posto per altri quattro anni.

Carrabre è il più giovane dei tre candidati (54 anni), è conosciuto e apprezzato soprattutto per il suo lavoro nella lotta al doping svolto durante gli anni. Riguardo la sua candidatura ha dichiarato di "voler portare il biathlon nel mondo moderno dal punto di vista manageriale, strutturale e della trasparenza".

L'elezione del presidente dell'Ibu si terrà durante il congresso di Sankt Wolfgang (Austria), in calendario dal 4 all'8 settembre. Nella stessa sede verrà assegnata anche l'edizione dei Mondiali 2019, per cui è in corsa anche l'italiana Anterselva.