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La Germania vince la staffetta femminile di Hochfilzen, Italia dodicesima

La Germania vince la staffetta femminile di Hochfilzen, Italia dodicesima
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Biathlon

La Germania vince la staffetta femminile di Hochfilzen, Italia dodicesima

La Germania prosegue il suo dominio nelle staffette femminili dei biathlon trionfando a Hochfilzen con 44”9 sull’Ucraina e 1’04”5 sulla Francia. Troppi errori al poligono per le azzurre che chiudono a oltre cinque minuti di distacco.

Qui il risultato completo della staffetta femminile!

Dopo la prima frazione è nettamente al comando la Germania con Vanessa Hinz che commette un errore a terra e uno in piedi, Nadezhda Skardino per la Bielorussia, Paulina Fialkova per la Slovacchia e Vita Semerenko per l’Ucraina ne commettono uno solo, le prime due in piedi e la terza a terra e sono nell’ordine in seconda, terza e quarta posizione, due giri di penalità per la Francia perché Marie Dorin commette cinque errori in piedi e chiude la frazione quattordicesima. La Norvegia è decima con Ingrid Landmark Tandrevold che sfrutta due ricariche a terra e due in piedi, stessa distribuzione di errori per la prima frazionista azzurra, Alexia Runggaldier, che però si è ammalata nei giorni scorsi e sugli sci ha fatto molta fatica dando il cambio a Dorothea Wierer in diciannovesima posizione a più di due minuti.

Si modifica notevolmente la situazione nella seconda frazione: è l’Ucraina in testa al secondo cambio grazi a Juliya Dzhyma che è perfetta al poligono, così come Hanna Öberg che fa risalire la Svezia dal sesto al terzo posto, scavalcata da una Selina Gasparin straordinaria sugli sci che installa la Svizzera al secondo posto dall’ottavo malgrado tre errori in piedi. Due errori a terra e due in piedi per Franziska Hildebrand e la Germania davanti al Canada e al Giappone, settima la Russia con cinque errori complessivi di Viktoria Slivko e Tatyana Akimova, nona la Francia con due errori a terra e due in piedi di Celia Aymonier, disastro Hilde Fenne per la Norvegia che gira due volte dopo il poligono a terra e una dopo quello in piedi ed è alle spalle dell’Italia, tredicesima con Wierer che sbaglia due volte a terra e il primo in piedi ma copre gli altri quattro in modo rapidissimo e sfrutta anche la ricarica.

La Germania torna in testa al termine della penultima frazione per merito di Maren Hammerschmidt che commette un solo errore a terra, mantiene la seconda posizione la Svizzera con due errori a terra e uno in piedi di Lena Häcki, scende al terzo posto l’Ucraina con Valj Semerenko che sbaglia una volta in entrambi i poligoni, così come Irina Staryk che fa risalire la Russia al quarto posto, quinta la Svezia con tre errori più tre errori di Mona Brorsson, ottava la Francia con due bersagli mancati a terra e uno in piedi di Justine Braisaz. Altro disastro Norvegia con Synnøve Solemdal che gira due volte a terra e due in piedi, male purtroppo anche Federica Sanfilippo che dopo due ricariche a terra commette cinque errori in piedi e gira due volte chiudendo tredicesima davanti alla Norvegia.

La regina della scorsa stagione Laura Dahlmeier sfrutta al meglio una ricarica a terra e una in piedi e porta la Germania alla sesta vittoria consecutiva in una staffetta femminile. Anche Olena Pidhrushna sbaglia una volta a terra e una in piedi e così l’Ucraina conquista la seconda posizione a quasi 45 secondi dalle dominatrici del biathlon femminile. Stessi errori anche per Anais Bescond che però con una grande prestazione sugli sci fa risalire la Francia addirittura sul gradino più basso del podio staccando nel finale la Russia, rappresentata in ultima frazione da Ekaterina Yurlova, per lei errori fotocopia di chi l’ha preceduta. Si è chiamata fuori dalla zona podio la Svizzera per i due giri di penalità a terra di Irene Cadurisch.

Sesta la Repubblica Ceca, settima la Bielorussia con Darya Domracheva che in ultima frazione ha recuperato tre posizioni, ottava la Svezia, nono il Canada e decimo il Giappone. Purtroppo anche Lisa Vittozzi ha sparato male: tre errori a terra e quattro in piedi con relativo giro di penalità, per l’Italia dodicesimo posto finale proprio dove aveva vinto due anni fa. Staffetta completamente andata storta insomma anche se non come quella della Norvegia, le scandinave sono arrivate subito alle spalle delle azzurre con Marte Olsbu che ha girato a sua volta dopo il poligono in piedi ed è stata battuta in volata da Lisa. Otto giri di penalità e 27 errori complessivi per le norvegesi contro i 21 delle italiane (ma solo 3 giri di penalità) sono davvero tanti.

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