Il Tas di Losanna ha comunicato quest'oggi la propria decisione riguardo il ricorso presentato da Evi Sachenbacher-Stehle in merito alla squalifica di 2 anni comminatale dall'Ibu dopo la positività alla dimetilamilamina durante i Giochi olimpici di Sochi 2014.
Venerdì 14 Novembre 2014
Il tribunale ha mantenuto la cancellazione dei risultati a partire dal 17 febbraio 2014, giorno della positività, tuttavia ha deciso di ridurre a 6 mesi la durata della squalifica stessa.
In altre parole l'ormai trentaquattrenne può tornare alle competizioni con effetto immediato poiché la sua squalifica è scaduta il 17 agosto.
Le motivazioni della sentenza non sono ancora state comunicate, tuttavia si può arguire che quantomeno sia passata la linea difensiva impostata dall'avvocato Marc Heinkelein, ovvero che la squalifica di 2 anni fossesproporzionata alla violazione.
In effetti la decisione dell'Ibu di squalificare per 2 anni sia Irina Starykh (positiva all'Epo) che Sachenbacher (positiva stimolante contenuto in integratori alimentari) aveva lasciato interdetti. Il legale di Sachenbacher-Stehle al riguardo aveva citato i precedenti degli sprinter giamaicani Asafa Powell e Sherone Simpson.
Difficile pensare di vederla al via di competizioni di livello internazionale nel principio della stagione, ma non si può escludere possa tornare della partita cammin facendo. Peraltro non è chiara quale possa essere la condizione atletica della teutonica, ovvero quale programma di allenamenti possa aver seguito negli ultimi mesi.
L'unica cosa certa è che la carriera di Sachenbacher-Stehle può continuare, se lei lo vorrà.
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