Bormolini, il sogno olimpico nella sua Livigno e una "motivazione extra con l'arrivo di mia figlia"

Maurizio Bormolini è uno dei grandi leader dello squadrone azzurro dello snowboard nelle discipline del parallelo, tanto da diventare la star dell’ultima stagione, assieme al campione del mondo Roland Fischnaller che l’ha chiusa con quel fantastico titolo iridato in gigante, con la conquista della Coppa del Mondo assoluta.

Dopo averla sfiorata in passato, il trentunenne livignasco ha coronato un sogno, ma ora c’è un altro enorme obiettivo all’orizzonte, ovvero l’assalto al podio olimpico proprio sulle nevi di casa, visto che il “Piccolo Tibet” ospiterà, tra i 26 titoli da assegnare a Livigno, proprio le gare degli snowboarder.

Al Media Day FISI nel cuore di Milano, Bormolini si è raccontato al direttore di NEVEITALIA, Dario Puppo, partendo proprio dal tema del sogno a cinque cerchi: “Sta prendendo forma tutto, a Livigno hanno cominciato a montare gli spalti e si sente in pieno il clima olimpico. Sono motivatissimo e la settimana scorsa ho iniziato a spingere negli allenamenti di gigante, non vedo l’ora di dare il 100% in gara”.

Non sarà per nulla scontato, neppure per un asso come il “Bormo”, rientrare nel quartetto per il PGS olimpico vista l’enorme qualità del team guidato da Cesare Pisoni, ma se proprio un alfiere della super nazionale di snowboard parallelo venisse scelto tra i quattro portabandiera azzurri? “E’ una buona idea fare un trials per scegliere uno di noi – ha risposto Maurizio alla “proposta” di Puppo – Siamo una squadra forte e proporrò ai ragazzi di confrontarci in allenamento per scegliere il candidato.

A parte questo, posso dire di avere un litro di sangue in più nel mio corpo per l’arrivo della bambina che aspettiamo – ha continuato il livignasco riferendosi alla prima figlia – Mi ha motivato ancora di più in estate, spero a febbraio di poterle dedicare qualcosa di bello”.

Nel video in allegato, l’intervista completa di Dario Puppo (con immagini a cura di Claudio Losa) a Maurizio Bormolini.