Di nuovo nella storia, Simone Deromedis guida una nazionale pazzesca: "La dedica per il nonno, mi manca"

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Freestylecoppa del mondo 2025/26

Di nuovo nella storia, Simone Deromedis guida una nazionale pazzesca: "La dedica per il nonno, mi manca"

L'apertura della stagione olimpica per lo skicross è stata incredibile da parte degli azzurri, con la storica doppietta Deromedis-Zorzi in gara-1 a Val Thorens (e domani ci si riprova). Le lacrime di Naeslund, rinata dopo due anni: "Mi ripetevo di pensare solo a divertirmi, che gioia".

Un avvio straordinario, un uno-due inedito per la nazionale italiana di skicross, che sulle nevi di Val Thorens ha inaugurato la Coppa del Mondo con il trionfo di Simone Deromedis, il secondo qui (sui sei totali) per l’asso trentino, e il 2° posto di Edoardo Zorzi, mai sul podio sino ad oggi nel massimo circuito.

In tandem dalla semifinale ad una finalissima con il “derby” contro i francesi Youri Duplessis e Melvin Tchiknavorian, i due azzurri hanno fatto un capolavoro e l’annata che porterà alle Olimpiadi di casa non sarebbe potuta cominciare in maniera migliore.

Simone, lo scorso anno in lotta per la sfera di cristallo sino all’ultima gara, vuole prendersi tutto senza pensare troppo alla gara a cinque cerchi, lui che da giovanissimo fu 5° a Pechino. “Per me questa gara è speciale – ha detto il campione della Val di Non al microfono FIS nell’immediato post - Ho perso un paio di mesi fa mio nonno e dedicargli una vittoria rappresentava una motivazione ulteriore, me l’aveva chiesto anche la nonna.

Ed è speciale essere sul podio con Edoardo, che meritava un simile successo: abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. Sono partito bene, ho sempre sciato al meglio e sono davvero contento di quello che sono riuscito a fare oggi”.

Venerdì si andrà alla ricerca del bis (start degli ottavi alle ore 12.30), anche se sappiamo bene come nello skicross i ribaltoni sono continui, vedi la clamorosa eliminazione immediata, quest’oggi, del detentore della coppa Reece Howden (che era stato il migliore in qualificazione, poi 3° nella seconda che ha visto Deromedis chiudere 2°).

Poco prima della finale maschile, c’era stata l’autentica rinascita sportiva di Sandra Naeslund, la più grande interprete nella storia di questa disciplina, capace di arrivare a quota 40 successi in CdM a quasi due anni dall’ultimo, ottenuto a fine dicembre 2023 a San Candido, prima di infortunarsi nuovamente al ginocchio. In lacrime, la campionissima svedese ha dichiarato di sentirsi “molto nervosa alla vigilia di questo appuntamento, per me era particolare tornare dopo tanto tempo.

Mi ripetevo di pensare solo a divertirmi, è una grandissima gioia”.

Domani a provare a sfidarla ci sarà anche Jole Galli, oggi fuori ai quarti di finale.

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