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Intervista a Candide Thovex, padre del free-ski moderno

Candide Thovex
Freeride

Intervista a Candide Thovex, padre del free-ski moderno

Lo sciatore francese - vincitore delle principali competizioni mondiali in ambito freestyle e freeride - si racconta e ci parla di Few Words, il suo nuovo film-documentario in uscita nei cinema italiani da lunedì 12 novembre.

“Few Words”, poche parole. Non sono molte, in effetti, le parole che accompagnano le emozionanti discese e le incredibili evoluzioni aeree di Candide Thovex, nel film-documentario che ne ripercorre la carriera a partire dall’infanzia a La Clusaz, in Francia, fino alle vittorie del 2010 al Red Bull Linecatcher e al Freeride World Tour. Lo sciatore francese, al culmine della sua attività sciistica, vince infatti le massime competizioni a livello mondiale delle due discipline che nel corso della vita ha rivoluzionato e dominato: il freestyle e il freeride. Vittorie sorprendenti e ancora più significative dato che arrivano a distanza di due anni da un incidente potenzialmente mortale in cui Candide, provando il salto più lungo di sempre, il Big Bertha, ha volato per 44 metri sfracellandosi al suolo e rompendosi una vertebra.

Marchio di fabbrica del film - diretto da Matt Pain e prodotto da Quiksilver - sono le inquadrature ampie e spettacolari, le riprese adrenaliniche e le acrobazie al limite del possibile che lasciano gli spettatori letteralmente a bocca aperta.  Il documentario è frutto di un lavoro durato più di due anni in giro per il mondo in località dove la neve fresca abbonda sempre, in cui Candide si racconta e dove emerge la sua passione per il free-ski inteso come stile di vita, oltre alla profonda ammirazione e rispetto per la natura incontaminata delle montagne, suo habitat naturale.

Few Words, evento eccezionale per un film dedicato allo sci, sarà proiettato nei cinema del circuito “The Space Odeon” (www.thespacecinema.it) il 12, 13 e 14 novembre in 36 sale italiane.

Candide, sei uno sciatore molto conosciuto e con all’attivo già diverse produzioni video di successo. Da dove viene questa tua passione per il cinema e come ti è venuta l’idea per questo film?
Credo che i video siano un modo diretto ed efficace per arrivare alla gente. Ho sempre pensato che fosse importante far conoscere il mio sport a sempre più persone, in modo da farlo crescere. I video che ho girato in passato (gli episodi di Rastafaride e Candide Kamera) hanno avuto un ottimo successo, così ho pensato che valesse la pena di far fruttare ciò che ho imparato da queste esperienze precedenti e di realizzare un lungometraggio. Insieme al regista Matt Pain e con il supporto di Quiksilver, mi sono messo al lavoro e, dopo due anni di riprese e molti mesi di editing… eccoci qui!

Perché questo titolo? Few Words?
“Few Words”… poche parole, perché volevamo che fossero soprattutto le immagini a parlare.

In che località è stato girato? Qual è il posto dove ti è più piaciuto sciare mentre ci stavate lavorando?
In Canada abbiamo visitato Revelstoke, Icefall Brook, Last Frontier e Eagle Pass, vicino alla città di Hyder e il confine con l’Alaska. In Francia, siamo stati a La Clusaz e Chamonix, poi a Verbier, in Svizzera e in Austria, nei pressi di St. Anton e Stuben. Il posto più bello è la parte selvaggia di Alaska e Canada… dei posti veramente unici.

La cosa più strana che è successa nel corso delle riprese?
È successo in Austria, mentre stavamo facendo delle riprese in un bosco. Sono caduto e mi sono ritrovato appeso ad un ramo, sotto di me un dirupo. Per fortuna Matt Pain e degli sciatori finlandesi, che per miracolo passavano di lì, sono riusciti a tirarmi fuori.
Ci sono stati anche altri momenti incredibili, ad esempio in Canada, dove le condizioni meteo sono state quasi sempre avverse. E sempre in Canada ho avuto un incontro ravvicinato con un lupo che ha cercato di mordermi sulla coscia… ne parlo anche nel film.

Cosa ti piace dello sci? Per te è più una questione di performance e competizione o c’è altro?
La passione e il divertimento prima di tutto. Per me lo sci è tutto, non solo competizione e performance, ma anche uno stile di vita. Non mi faccio troppe domande su cosa mi piaccia di più, seguo l’istinto e ringrazio ogni giorno per essere riuscito a fare quello che sognavo fin da piccolo.

Cosa suggeriresti a qualcuno con la passione dello sci che vuole seguire le tue orme e diventare uno sciatore professionista? Tu come ci sei riuscito?
Anche in questo caso, di non farsi troppe domande, ma di seguire la passione. Ho iniziato da piccolo a sciare nel resort di casa (La Clusaz, Francia), per me è venuto tutto naturale perché da quelle parti tutto parla di montagna.

Come hai imparato a sciare fuoripista?
Sicuramente il posto in cui vivo ha influenzato moltissimo la mia carriera. Ho iniziato con le gare sulle gobbe, poi sono passato allo sci freestyle, ma ho sempre sciato anche in back-country per divertimento. E’ stato dopo l’infortunio del 2007 che mi sono concentrato di più su questa specialità e penso di aver trovato la mia dimensione. Sciare in back-country mi fa sentire a stretto contatto con la natura, è il massimo!

Com’è la tua vita ora? Salti di località in località inseguendo la neve intorno al mondo?
Negli ultimi due anni sono stato totalmente assorbito dalla realizzazione di Few Words, ora sto girando il mondo per promuovere il film. Starò via per diversi mesi prima di poter rimettere ai piedi gli sci… ma sarà divertente!

Hai avuto un brutto incidente nel corso della tua carriera, ma sei riuscito a recuperare in fretta e hai continuato a vincere, anche più di prima. È cambiato qualcosa dentro di te dopo quel giorno?
L’incidente del 2007 è stato un momento cruciale della mia carriera e della mia vita. Per un po’ ho pensato che non sarei mai più riuscito a tornare sugli sci, ma sono stato molto fortunato e ringrazio ogni giorno per questo. Da allora sono sicuramente più conscio dei miei limiti e più “maturo” nell’approccio alle difficoltà, sia sulla neve, sia nella vita di tutti i giorni.

Ti capita spesso di finire in situazioni pericolose mentre scii? Hai mai paura?
Anche durante le riprese di Few Words mi sono ritrovato in situazioni molto pericolose, ma fa parte del mio lavoro. Un po’ di paura c’è sempre, ma credo sia fondamentale per capire fino a dove ci possiamo spingere.

E ora? Che piani hai per il futuro?
Per ora non lo so. Una volta terminato il tour di promozione di Few Words mi concentrerò sui piani per il futuro. Nel frattempo cerco di godermi questo momento fantastico.

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Video

Few Words Teaser

Quiksilver, Mercoledì 25 Aprile 2012
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Candide Thovex

8 foto, ultima del Martedì 6 Novembre 2012