Visitatori sulle piste da sci, la Cina supera la Svizzera e conferma il boom del movimento sciistico

Il nord-est della Cina travolto da copiose nevicate. Primi fiocchi di stagione anche a Pechino
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Visitatori sulle piste da sci, la Cina supera la Svizzera e conferma il boom del movimento sciistico

Cina sempre più un Paese di sciatori e stazioni sciistiche. Grazie a una crescita esponenziale negli ultimi anni, il Paese, con 26 milioni di giornate sciatore, ha superato la Svizzera al sesto posto tra i paesi più visitati dagli sciatori al mondo. Davanti rimangono solo Stati Uniti, Austria, Francia, Giappone e Italia. Un recente rapporto intitolato “2024-2025 China Ski Industry White Paper” fornisce un quadro dettagliato del boom dello sci in Cina.

Pubblicato il 26 agosto 2025 dal consulente Wu Bin (alias Benny Wu), il rapporto espone un bilancio numerico dello sviluppo dello sci cinese nella stagione appena trascorsa ed evidenzia le tendenze chiave e le prospettive di un mercato in piena espansione.

Nella stagione invernale 2024-2025 la Cina ha contato 748 comprensori attivi, di cui 66 stazioni sciistiche indoor, registrando un aumento del +12,9% delle giornate sciatore rispetto all’anno precedente. Allo stesso tempo, il numero di sciatori cinesi ha raggiunto i 13,55 milioni (+5,86% su base annua).

La crescita del movimento sciistico si traduce anche in un aumento della frequenza dei giorni di sci, passati da 1,80 a 1,92 per sciatore, mostrando una progressiva fidelizzazione dei praticanti.

Uno dei fenomeni più significativi del mercato cinese riguarda la crescita dei centri sciistici indoor, che hanno accolto, da soli, il 21,6% delle giornate-sci nazionali, segnando una crescita del 15% rispetto all’inverno precedente. Tale risultato è stato raggiunto soprattutto grazie all’apertura di nuove aree indoor vicino alle principali metropoli. La Cina rappresenta la prima meta dello sci indoor al mondo, presentando all’interno dei propri confini sette tra i 10 più grandi skidome del mondo. Il più grande di questi, Wintastar a Shanghai, offre da solo 65.000 m² di piste al coperto. Queste infrastrutture "superano i limiti del rilievo e della stagione" offrendo agli abitanti delle città un facile accesso allo sci durante tutto l’anno. Eliminando la dipendenza dalla neve naturale, lo sci indoor permette di democratizzare la pratica anche nelle regioni con clima mite o prive di montagne, ampliando così la base di nuovi sciatori.

Le principali stazioni sciistiche sono concentrate attorno ad alcuni poli regionali principali, in cui si evidenziano le provincie di Jilin e Heilongjiang (nel nord-est del Paese), la regione dello Xinjiang (a ovest), nonché la provincia di Hebei e la metropoli di Pechino. Questi territori, che beneficiano sia di rilievi favorevoli sia di infrastrutture ereditate dalle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, fungono da motori del turismo invernale cinese.

Parallelamente, il livello di dotazioni tecniche delle stazioni sta progredendo molto rapidamente, con una forte crescita nella realizzazione di impianti ad agganciamento automatico. Ciò testimonia un progressivo adeguamento delle stazioni cinesi agli standard internazionali, con un costante miglioramento della propria attrattività.

Il livello degli sciatori è in costante progressione: a lungo dominato dai neofiti che effettuavano una sola sessione di prova, i frequentatori delle stazioni sciistiche cinesi stanno acquisendo maggiore maturità, testimoniata dal riequilibrio del rapporto tra sciatori principianti ed esperti.

La clientela urbana, in particolare le giovani generazioni, predilige i centri indoor in città e le piccole stazioni vicine, più adatte all’apprendimento. Parallelamente, emerge una chiara tipologia dell’offerta, con tre segmenti destinati a coesistere:

  • l’esperienza turistica: una pratica occasionale dello sci, spesso nell’ambito di una gita ricreativa o di un viaggio, per assaporare i piaceri della neve;
  • l’apprendimento di prossimità: la frequenza regolare di siti sciistici urbani (centri indoor o piccole stazioni di prossimità outdoor), che consentono ai principianti di imparare vicino a casa;
  • il soggiorno in località sciistica: vere e proprie vacanze sulla neve, nei grandi comprensori sciistici del Paese, per una clientela alla ricerca di un soggiorno invernale completo.

Questa segmentazione riflette l’aumento della popolarità dello sci in Cina, dove coesistono da un lato sciatori occasionali curiosi e dall’altro un nucleo crescente di appassionati regolari.

Tra le criticità il tasso di abbandono ancora troppo elevato: circa il 70% dei visitatori annuali sarebbero principianti che non tornano l’inverno successivo, un fenomeno legato a corsi di avviamento allo sci talvolta insufficienti, al costo elevato della pratica sciistica e all’assenza di una cultura sciistica ben consolidata nel Paese. La fidelizzazione dei nuovi sciatori costituisce quindi la sfida cruciale per consolidare il mercato e garantirne le condizioni per un’ulteriore crescita a lungo termine.

Per assicurare la crescita del movimento sciistico nazionale, il governo cinese sta muovendosi su tre linee d’intervento:

  • il sostegno agli investimenti nelle stazioni sciistiche;
  • la promozione degli sport invernali negli istituti scolastici;
  • la valorizzazione complessiva della montagna cinese, per attirare un pubblico più ampio dei soli sciatori.

 

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