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Verweij sgambetta Davis nei 1500. Solito dominio Olanda con “intrusione” russa

Verweij sgambetta Davis nei 1500. Solito dominio Olanda con “intrusione” russa
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Speed Skating - Finali CdM a Heerenveen

Verweij sgambetta Davis nei 1500. Solito dominio Olanda con “intrusione” russa

Un piccolo, ma importante, ritaglio russo nel consueto mare d’arancione. La seconda tornata di gare valide per le Finali di Coppa del Mondo di speed skating, vedono una spartizione delle vittorie individuali del programma. E, avvenimento altrettanto importante, gli americani non sorridono affatto. Lo stadio Thialf di Heerenveen festeggia per ben tre volte i vincitori olandesi. Merito dei prevedibili Ronald Mulder (500m uomini), dell’inseguimento a squadre maschile e della mega sorpresa dei 3000m donne Annouk van der Weijdenin. Dietro i sorrisi oranje c’è quello dei russi. Sensazionale il successo di Denis Yuskov nei 1500m uomini e conferma per Olga Fatkulina, oro nella prima serie dei 500. Coppe di specialità a Koen Verweij (superato all’ultimo respiro Shani Davis leader però di Coppa generale) e Martina Sábliková (per l'ottava volta consecutiva!). Bene gli italiani impegnati nei 500m: Mirko Nenzi chiude nono e David Bosa 19esimo.

Gara attesissima, la prima serie dei 500m uomini  (unica gara con due azzurri al via) non sbroglia totalmente l’incertissimo discorso sulla Coppa di specialità. Per il successo parziale, la spunta Ronald Mulder in 34’’81. Argento al connazionale Jan Smeekens (34’’97) e terza posizione per il canadese Gilmore Junio (35’’). Ma la classifica provvisoria sulla distanza, vede in testa proprio Ronald Mulder davanti al gemello e campione olimpico Michel. Saranno loro a giocarsi il titolo in famiglia, domani. Oggi li separano soli 29 punti. L’altro potenziale contendente sarebbe il coreano Mo Tae-Bum, non è partito per l’Olanda assieme alla sua squadra. È andata male a un altro “papabile” come Artyom Kuznetsov, quarto in graduatoria, che perde ogni possibilità di conquista della “coppetta” cadendo a pochi metri dalla conclusione della sua prova (finirà solo 18esimo) in 35’’81.

Bene Mirko Giacomo Nenzi, che si supera e finisce al nono posto, stessa posizione ottenuta ieri nei 1000. Impegnato in batteria con Aleksey Yesin, il veneto parte veloce e chiude con il buonissimo crono di 35’’20. Dopo una bella chiusura in 25’’4 negli ultimi 400 metri. Il limite finale potrebbe essere migliorabile nella seconda serie. Considerando la sua ultima uscita di curva esterna problematica che gli ha fatto perdere decimi preziosi.  Buona figura anche per David Bosa, impegnato per la prima volta con i big della distanza. Partito in corsia esterna contro il polacco Artur Was, il trentino stampa uno start che gli vale 10’’ netti ai 100. Chiude i 400 successivi in 25’’8 e totalizza un tempo finale di 35’’85.

A protagonista, non così atteso alla vigilia, si erge Denis Yuskov. Il russo si regala la sua seconda vittoria stagionale nei 1500 metri. In una gara thrilling anche per l’assegnazione del titolo finale, centra l’oro all’Arena Thialf senza riuscire a conquistare la Coppa di specialità. La spunta invece Koen Verweij. L’olandese finisce secondo sul traguardo di casa per appena 5 centesimi. Posizione sufficiente a conservare un vantaggio di 10 punti in classifica. Il vero grande sconfitto è Shani Davis soltanto quinto alle spalle anche di Brodka e Tuitert. Un piazzamento che significa sorpasso in classifica sia da parte del neocampione Verweij sia di Yuskov. Alla vigilia, infatti, l’americano aveva però soltanto 6 punti di vantaggio sull’olandese.

Stavolta Mirko Nenzi non si è ripetuto, fermandosi al 16esimo posto. Arrivato all’ultima occasione disponibile alle Finali (primo a Inzell in Division B) corre di conseguenza la sua batteria che apre la gara: passa con dei parziali di 27.2 ai 300, 51.38 ai 700, 27.7 1100 e 1’49’’02 il suo tempo finale, al di sotto di quasi un secondo e mezzo rispetto alla gara vincente di una settimana fa in Germania. Un piccolo passo indietro per il 24enne veneziano, che comunque può essere soddisfatto per i livelli ottenuti nella distanza su cui a inizio annata puntava di meno.

La gara femminile dei 3000 femminili finisce con una vincitrice assolutamente a sorpresa. Causa anche la giornata “calma” della campionessa dal 2007 Sábliková e la rinuncia dell’olimpionica Ireen Wüst, trionfa per la prima volta in Coppa del Mondo l’olandese Annouk van der Weijdenin. La 27enne vince in 4’03’’65, suo nuovo primato personale. Preceduta la connazionale più giovane Yvonne Nauta (4’03’’65) e la russa Olga Graf (4’03’’79). Delusa a metà la confermata, per la settima annata consecutiva, campionessa sulla distanza in Coppa Martina Sábliková. L’olimpionica nei 5000 finisce quarta nell’ultima gara, ma controlla l’unica pattinatrice in grado d’impensierirla matematicamente: Claudia Pechstein.

Nei 500 metri femminili, la Russia conferma la sua giornata di grazia dopo il successo di Yuskov nei 1500 uomini. Merito di Olga Fatkulina, che supera in 37’’67 Heather Richardson. La statunitense giunge seconda dopo aver tagliato il traguardo, staccata di 12 centesimi. Bronzo all giapponese Nao Kodaira. Mentre accarezza soltanto l’aria del podio la campionessa tedesca Jenny Wolf, all’ultimo weekend di Coppa del Mondo in carriera. L’argento olimpico nel 2010 finisce quarta, ma avrà ancora domani per rifarsi. Domani, nella seconda serie si deciderà la vincitrice della Coppa di specialità. Con il successo odierno, Fatkulina e Richardson sono appaiate a 810 punti. Si prevedono scintille nell’ultima gara dell’anno.

Chiusura con il Team Pursuit uomini tutta per sancire il trionfo assoluto della squadra olandese. Gli oranje, nonostante l’assenza di Sven Kramer, vincono l’ultima prova stagionale, trovando un eloquente quattro su quattro in Coppa (a cui si aggiunge l’oro olimpico a Sochi) e la Coppa di specialità. Il terzetto oranje è inedito con Blokhuijsen, Groeneveld e de Vries. Con un po’ più di fatica del previsto ma i ragazzi di casa, hanno la meglio sul competitivo trio polacco con Brodka, Niedzwiedzki e Was. Tempo dei vincitori di 3’45’’ netti e Polonia distanziata di 73 centesimi. Eloquente però, la batteria che ha visto sfidarsi Olanda e Usa, nella quale gli americani (senza Davis) hanno seriamente rischiato di venire raggiunti dagli oranje).

 

CLASSIFICHE FINALI DI SPECIALITÀ (prime posizioni e italiani):

 

3000/5000m donne

1. Martina SÁBLIKOVÁ (Cec)              550 punti
2. Claudia PECHSTEIN (Ger)              416
3. Yvonne NAUTA (Ola)                    326
4. Olga GRAF (Rus)                         274
5. Jorien VOORHUIS (Ola)                245

 

1500m uomini

1. Koen VEWEIJ (Ola)                      440 punti
2. Denis YUSKOV (Rus)                    430
3. Shani DAVIS (Usa)                       401
4. Zbigniew BRODKA (Pol)                 386
5. Brian HANSEN (Usa)                      245

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26. Mirko Giacomo NENZI              38

 

Team Pursuit uomini

1. OLANDA                                      450 punti
2. Stati Uniti                                    280
3. NORVEGIA                                   270
4. POLONIA                                     265

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10. ITALIA                                      90

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