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Europei Allround: l’Olanda è sempre padrona, titoli a Blokhuijsen e Wüst

Europei Allround: l’Olanda è sempre padrona, titoli a Blokhuijsen e Wüst
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Speed Skating - Europei Allround 2014

Europei Allround: l’Olanda è sempre padrona, titoli a Blokhuijsen e Wüst

Alla fine è arrivato il consueto dominio "arancione" agli Europei di pattinaggio di velocità. Ad Hamar sono stati incoronati una regina annunciata come Ireen Wüst e un inedito re: Jan Blokhuijsen. Il tutto farcito da una battaglia finale degna di un’epopea tipica di queste latitudini nordiche. Dopo l’edizione 2014 dei Campionati Europei Allround di speed skating, rimane dunque una doppia certezza: per il secondo anno consecutivo è una festa tutta per l’Olanda.

L’Arena del ghiaccio nella cittadina in Norvegia ha visto assegnare gli allori all’uomo e alla donna migliori del vecchio continente a due pattinatori oranje: è dunque festa piena per Blokhuijsen e Wüst. Da una parte, la favoritissima campionessa in carica olandese non si è fatta pregare ed è entrata nella storia del pattinaggio europeo, centrando il suo terzo titolo continentale. E dopo il successo del 2013 si conferma ancora una volta la più forte d’Europa. Argento, ma ben distante dalla vincitrice, alla connazionale Yvonne Nauta, mentre sul terzo gradino del podio salita Martina Sábliková, dopo una grande rimonta culminata con la decisiva prestazione nei suoi 5000 (unica delle tre gare non vinta dalla Wüst). Per la Nauta è arrivata la prima medaglia internazionale tra le Senior. La campionessa ceca, invece, è al terzo bronzo continentale (che aggiunge ai quattro ori europei in palmares).

Tra gli uomini, invece, il titolo “in absentia” di Sven Kramer finisce a un altro compagno di team che studia certamente dal campionissimo originario Heerenveen, dopo aver sfatato il mito dell’eterno secondo che lo colpiva da tre anni: l’argento al quale era puntualmente abbonato dal 2011. Blokhuijsen ha soli 24 anni e con quest’oro trova il risultato più importante della sua carriera proprio alla vigilia dei Giochi Olimpici di Sochi. Chissà se il suo primo titolo individuale a livello internazionale non gli dia una spinta ulteriore in previsione olimpica. Sul podio maschile sale un altro olandese, Koen Verweij, superato di un soffio (appena sei centesimi) nel punteggio finale dal nuovo campione d'Europa. Bronzo, e grande festa anche per i padroni di casa norvegesi, ad Håvard Bøkko, anch'egli in corsa fino all'ultima gara per la vittoria finale in una gara appassionante.

Gli Europei degli azzurri presenti in Norvegia, si chiudono senza acuti dopo una prima giornata incoraggiante. Gli uomini ottengono il pass per i Mondiali Allround di Heerenveen (22-23 marzo 2014), con Andrea Giovannini e Luca Stefani che si piazzano alla posizione numero 15 e 16 della classifica generale (serviva arrivare nei primi 18 per andare al prossimo Mondiale). Francesca Bettrone, invece, conclude ventesima. Termina così un Campionato senza molte soddisfazioni e senza qualificazione iridata.

La seconda giornata si è aperta con 1500m femminili, che hanno visto Ireen Wüst calare il prestigioso tris di vittorie. La due volte olimpionica ha fatto sua la terza prova in 1’54’’87. Distanziate sul podio Yuliya Skokova (1’57’’02) e la giovane oranje Yvonne Nauta (1’57’’28), ancora a podio nella due giorni norvegese.

Non è stato un tempo esaltante il 2’03’’28 nei 1500 dell’unica italiana in gara. Con il suo crono, Francesca Bettrone aveva dato anticipatamente l’addio alle possibilità di disputare l’ultimo round riservato alle migliori 8 dopo tre prove. La veneta chiude in diciannovesima posizione nella gara in singola distanza. In classifica generale rimaneva 20esima, stesso piazzamento che occupava alla chiusura di ieri, dopo la prima tornata di gare.

Nei 5000, poi, Martina Sábliková ha sbaragliato la concorrenza, andando, di fatto, a prendersi il posto sul podio generale. L’olimpionica 2010 vince con il suo personale stagionale (6’58’’13), staccando ancora l’ottima Yvonne Nauta (argento in 6’59’’32) e la Wüst (7’03’’40). Solo quarta l’attesissima Claudia Pechstein.

La serie tutta azzurra (la sesta in ordine di partenza) dei 1500 maschili non porta fortuna agli italiani. I due alfieri tricolori, infatti, non riescono a superare il proibitivo esame che gli avrebbe dato l’opportunità di accedere ai 10000 metri coi migliori otto classificati. L’1’50’’48 conclusivo vale per Andrea Giovannini il 19esimo posto parziale. Il compagno di nazionale Andrea Stefani totalizza 1’50’’64 per coprire il chilometro e mezzo sul ghiaccio della Vikingskipet di Hamar: sarà solo 21esimo e quart’ultimo.

Le controprestazioni degli azzurri, dopo l’incoraggiante prima giornata, fanno perdere una posizione a entrambi. Scalano in classifica generale (dopo la terza prova) in 14esima e 15esima piazza, scavalcati entrambi dal lettone Haralds Silovs anche se a soli 2 di punti dall’ultimo punteggio utile per accedere ai 10000m (quello dell’olandese de Vries). Tuttavia è stata una buona prova per Giovannini. L’esordiente finanziere di Baselga di Piné ha anche vinto la sfida interna con l’esperto Stefani. Quest’ultimo, però, colleziona il sui miglior piazzamento in carriera in un Europeo Allround.

Nella stessa gara, Koen Verweij aveva vinto in scioltezza la prova in 1’45’’93. Il 23enne di Alkmaar aveva riaperto i giochi per l’oro generale. Sulla distanza, ha preceduto i polacchi Konrad Niedzwiedzki (1’46’’16) e Zbigniew Brodka (1’46’’19). Verweij ha sfruttato così i 1500 per balzare in testa alla classifica provvisoria, grazie anche alle caratteristiche meno congeniali di Blokhuijsen e Bøkko (rispettivamente nono e sesto di round).

Nei conclusivi 10000 metri, Bøkko fa registrare un buon 13’22’’09 (poi quinto tempo sulla distanza). Così, la serie finale vede proprio Blokhuijsen e Verweij contendersi le medaglie “pesanti”. La spunta il primo, che scavalca nuovamente sia il norvegese, sia il connazionale nella classifica conclusiva. Il 13’07’’22 gli vale il successo nei 10mila e la conquista del titolo europeo finale. Verweij si deve accontentare dell’argento in entrambe le circostanze. Ma il distacco complessivo sarà solo di sei centesimi di punto, dopo quattro gare e due giorni intensissimi di gare. Il neocampione d’Europa si ricorderà per molto tempo di questi Campionati d’oro. Soprattutto se dovessero tracciare una linea sulla sua definitiva consacrazione.

 

CLASSIFICA GENERALE FINALE MASCHILE (prime posizioni e piazzamenti degli italiani)

1. Jan BLOKHUIJSEN (OLA)               149.196 punti

2. Koen VERWEIJ (OLA)                    149.251

3. Håvard Bøkko (NOR)                     149.894

4. Bart SWINGS (BEL)                        150.272

5. Sverre Lunde PEDERSEN (NOR)        150.302

6. Renz ROTTEVEEL (OLA)                  150.842

7. Douwe DE VRIES (OLA)                   151.479

8. Jan SZYMANSKI (POL)                    152.118

……

14. Andrea GIOVANNINI (ITA)             113.073

15. Luca STEFANI                              113.208

 

CLASSIFICA GENERALE FINALE FEMMINILE (prime posizioni e piazzamenti degli italiani)

1. Ireen WÜST (OLA)                        159.736 punti

2. Yvonne NAUTA (OLA)                    162.253

3. Martina SÁBLIKOVÁ(CEC)             162.559

4. Diane VALKENBURG (OLA)              163.120

5. Yulyia SKOKOVA (RUS)                  163.605

6. Olga GRAF (RUS)                          163.825

7. Claudia PECHSTEIN (GER)              163.862

8. Marije JOLING (OLA)                      164.179

……

20. Francesca BETTRONE (ITA)           125.853

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