Madeleine Egle shock: la fuoriclasse austriaca dello slittino squalificata per 20 mesi, addio Olimpiadi

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Madeleine Egle shock: la fuoriclasse austriaca dello slittino squalificata per 20 mesi, addio Olimpiadi

La 27enne tirolese finisce nelle maglie dell'antidoping per aver saltato tre controlli nel corso della stagione 2023/24. Non farà appello e pone dubbi sul futuro della sua carriera: "Non so cosa farò, ma posso garantire di non aver mai fatto uso di sostanze vietate".

Uno shock per l’intero movimento austriaco dello slittino, che perde una campionessa assoluta in vista dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026 e forse per il resto della carriera.

Madeleine Egle è stata squalificata per 20 mesi avendo saltato tre controlli antidoping nel corso della stagione 2023/24, con la classe 1998 tirolese fermata retroattivamente dal 1° marzo 2025 (mantenendo i risultati ottenuti fino a quel momento, comprese le quattro vittorie in singolo della scorsa stagione). I famigerati “whereabouts”, ovvero la reperibilità necessaria per tutti gli atleti con il sistema Adams, che la fuoriclasse austriaca non ha rispettato.

La sua federazione ha ufficializzato la decisione presa dai vertici mondiali dell’antidoping e reso noto che Egle non farà appello, conscia di non avere speranze in un caso di questa tipologia e anche per i costi elevati dell’operazione; ciò significa che la 27enne di Hall in Tirol perderà la sua terza partecipazione olimpica, dopo aver vinto (nelle prove a squadre) il bronzo a PyeongChang 2018 e l’argento a Pechino 2022. “Non mi sarei mai aspettata una punizione così dura. La mia carriera può risultare completamente rovinata, non so proprio cosa farò ora – ha spiegato in una nota stampa Madeleine – Durante il procedimento, è stato tutto molto difficile, un periodo psicologicamente duro e specialmente le udienze sono state molto stressanti.

A volte mi sentivo come i criminali, ma è molto importante per me sottolineare che non ho mai fatto uso di doping e tutti i test durante la mia carriera sono risultati negativi. Sì, ho commesso degli errori, poiché i miei dati di reperibilità non erano dettagliati correttamente e sono stati classificati come test mancanti”.

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