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Primi sorrisi vincenti per il Canada con St-Gelais e Hamelin. Arianna Valcepina, prezioso ottavo posto

Primi sorrisi vincenti per il Canada con St-Gelais e Hamelin. Arianna Valcepina, prezioso ottavo posto
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Short TrackShort Track - CdM a Montréal

Primi sorrisi vincenti per il Canada con St-Gelais e Hamelin. Arianna Valcepina, prezioso ottavo posto

Profeti in patria, dopo una prima giornata di finali che sembrava ben poco benevola verso i pattinatori del Canada. La Maurice Richard Arena di Montréal dà l’arrivederci alla Coppa del Mondo di short track con due successi da parte di una coppia – anche nella vita – felice che sorride all’unisono all’esordio stagionale: Charles Hamelin (1000m) e Marianne St-Gelais (500m) portano il Canada in cima con un doppio ritorno al successo atteso da tempo per entrambi.

Oltre ai due profeti in patria, l‘ultima sessione di finali in Québec ha regalato la candidatura prepotente della coreana Shim Suk-Hee, vittoriosa nella seconda serie dei 1000 davanti alla connazionale Choi e un altro successo atteso per il cinese campione del mondo sui 500 Wu Dajing. Le staffette, invece, vivono nel segno della continuità premiando le due nazionali vincitrici nell’ultima gara della scorsa stagione, ovvero dei Mondiali. Al maschile trionfa la Cina, mentre tra le donne vince la Corea. I migliori piazzamenti italiani della domenica arrivano da Arianna Valcepina – ottava sui 500 – e da Yuri Confortola, undicesimo nella seconda serie dei 1000 metri.

Ma nel difficile fine settimana per la Nazionale italiana, in cui l’assenza pesante di Arianna Fontana, che ha sostenuto i compagni dalle tribune dell’impianto canadese, ci sono stati comunque dei segnali positivi. Primo fra tutti proprio quello di Arianna Valcepina, capace di ottenere il miglior risultato per la spedizione italiana scelta la c.t. Kenan Gouadec per la trasferta nordamericana. La 21enne valtellinese di Cepina si piazza all’ottavo posto complessivo nei 500 metri dopo essere giunta fino alla Finale B sulla distanza, chiusa al quarto posto alle spalle di Patrycja Maliszewska (Polonia), Kim Alang (Corea) e Yui Sakai (Giappone). In precedenza, però, la finanziera lombarda - unica azzurra qualificata per i quarti di finale dei 500 metri - aveva superato dei turni con delle avversarie proibitive. Ai quarti era stata abbinata a Fan, Bradette e alla russa Konstantinova, esclusa dopo la seconda falsa partenza, vera variabile decisiva nel suo quarto di finale. In una competizione a tre, un nuovo movimento prima del via, stavolta della canadese Bradette. Con la Valcepina e Fan Kexin, uniche “sopravvissute” dopo tre tentativi la cinese e l’italiana chiudono prima e seconda senza problemi per un posto nelle semifinali. Semifinale corsa a cinque con St-Gelais, Fan e le sorelle polacche Maliszewska. Dopo una nuova falsa partenza allo start, la prima della canadese, la condizione si è ripetuta al secondo tentativo segnando l’estromissione della cinese, una delle grandi favorite per la vittoria. Poi, dopo uno start imperfetto dell’azzurra, che perde contatto al primo giro con le altre tre concorrenti, la St-Gelais (43’’342) chiude prima davanti alla minore delle Maliszewska, Natalia (43’’354) e si prendono la finale per le medaglie. A seguire Patrycja e Arianna (45’’632) sono terza e quarta, ammesse entrambe alla finale B.

La vittoria andrà proprio alla canadese argento olimpico nel 2010 sulla distanza più breve dello short track, Marianne St-Gelais scattata al primo posto e velocissima nel difendere la posizione con un’andatura che rende vani i tentativi delle avversarie. 43’’222 il suo tempo che le vale la 13esima vittoria in carriera in World Cup. Non vinceva però nella distanza sprint dalla stagione 2011-2012. Seconda giunge, con enorme sorpresa, la polacca Natalia Maliszewska che prima di oggi vantava un 20esimo posto quale miglior piazzamento individuale in carriera. Terza, è la 18enne russa argento overall all’ultimo Europeo, Sofia Prosvirnova. Fuori dal podio, scivolata contro le protezioni dopo un errore, va la britannica Elise Christie, una delle favorite principali alla vittoria.

Nella seconda serie dei 1000 maschili, altra gara che ha visto un italiano con speranze di gloria, ha visto alla partenza dei quarti di finale Yuri Confortola. Il bormino, impegnato nel turno contro il campione olimpico sui 1500m Charles Hamelin e il cinese Xu Fu, ieri terzo a sorpresa nei 1500, non è riuscito a finire entro i primi due posti qualificanti per le successive semifinali. Yuri ha corso in 1’25’’949 piazzandosi 11esimo nella graduatoria finale. Posizione che rappresenta comunque la migliore performance maschile di tutta la pattuglia azzurra a Montréal. E buon punto di partenza per la prossima tappa di Coppa a Toronto. L’italiano lotta senza timori reverenziali ed è terzo nelle ultime tornate dietro Hamelin e il giapponese Kazuki Yoshinaga. Yuri respinge l’attacco del cinese al penultimo giro, ma subisce un rallentamento in vista dell’ultima tornata. Rallentamento che gli impedisce di impostare un attacco decisivo al nipponico e prendersi la seconda piazza valida per il passaggio in semifinale. Confortola chiude così a 1,63 decimi da Yoshinaga e a quasi tre decimi dal vincitore del suo quarto di finale.

La vittoria forse più liberatoria e attesa di tutto il fine settimana in Québec arriva per Charles Hamelin che vince l’oro in Finale A sul chilometro, superando al quinto giro il compagno di squadra Samuel Girard e regalando alla Maurice Richard Arena di Montréal una doppietta canadese attesa per tutto il weekend e che sembrava non volesse arrivare visti gli alti e bassi del team di casa. Il due volte campione olimpico in carriera ha la meglio sul più giovane Girard – 19 anni – che trova il primo podio individuale in carriera. Hamelin (1’25’’799), argento sulla distanza ai Mondiali di Mosca 2015, sale sul gradino più alto del podio di Coppa dopo quasi 11 mesi di digiuno: l’ultimo successo arrivò infatti il 12 dicembre 2014, nei 1000 disputati a Shanghai. A Montréal, il podio è completato da Semen Elistratov (Russia), vincitore dell’ultima Coppa generale sui 1000.

Al femminile la seconda serie dei 1000 ha visto in lotta anche Lucia Peretti, che ha concluso in classifica sulla distanza al 13esimo posto. L’italiana – reduce dalla sua migliore prestazione in Coppa sui 1500 di ieri, dove è giunta 12esima – lancia altri segnali incoraggianti pur fermandosi ai quarti di finale. Ma il passaggio alle semifinale le è precluso soltanto da un’ottima Valérie Maltais, imprendibile vincitrice del turno in 1’31’’701. La canadese fugge via al resto delle concorrenti a metà gara, mentre la Peretti rimane accodata a Tatiana Borodulina e Yara van Kerkhof fino all’ottavo giro. L’azzurra rompe gli indugi, sorpassa l’oranje al penultimo giro e insidia il secondo posto – che le avrebbe garantito la qualificazione – della russa. Lo sforzo non sarà premiato e Lucia chiude terza in 1’32’’830, a 52 centesimi dalla rivale e a oltre un secondo dalla vincitrice Maltais.

La Finale A ha regalato al pubblico emozioni forti con la sfida facilmente prevedibile e attesa tra le due pattinatrici più in forma del momento, entrambe coreane: Choi Minjeong, vittoriosa sabato nella prima serie, e Shim Suk-Hee. La spunta la più esperta Shim – vincitrice dei 1500 di ieri –, grazie a un’azione all’interno durante la penultima curva. La coreana vince col tempo di 1’31’’961 davanti alla Choi (1’32’’178) e alla cinese Tao Jiaying (1’32’’562) al primo podio in carriera sulla distanza lungo i nove giri di gara. Con questo successo, la 18enne di Gangwon (Sud Corea) già bronzo olimpico sulla distanza a Sochi 2014 e vincitrice della World Cup 2014-15 sui 1000m, colleziona la sua 25a vittoria individuale in Coppa del Mondo.

La gara dei 500 metri maschili, l’unica senza azzurri in azione nei quarti di finale, premia con il primo posto e la prima medaglia d’oro stagionale, il cinese Wu Dajing (41’’133). Il vicecampione olimpico di Sochi si candida prepotentemente a uomo da battere sulla distanza più breve del programma di Coppa e conferma il feeling con il ghiaccio di Montréal: con questo successo, infatti, è arrivata per lui la terza vittoria consecutiva sui 500 – Mondiali compresi - disputati in Québec, una serie iniziata nel marzo 2014. Secondo, grazie a una zampata decisiva nell’incertissimo e compatto arrivo, è Charles Cournoyer (Canada), mentre al terzo posto si piazza il coreano vicecampione mondiale overall in carica, Park Se-Yeong.

Nelle finali riservate alle staffette che hanno chiuso la prima delle sei tappe di World Cup ISU, sono arrivati i successi della squadra già oro agli ultimi Mondiali, la Corea – davanti a Canada e Russia – al femminile, mentre tra gli uomini ha trionfato nuovamente gli iridati in carica della Cina, precedendo l’Olanda e il quartetto dell’Ungheria. Fuori dal podio sono finiti i forti coreani.

Questo il riepilogo di tutti i pattinatori italiani impegnati nella sessione di ripescaggio mattutina. A differenza di ieri, la domenica dei recuperi non ha sorriso a nessuno dei sei azzurri sul ghiaccio della Maurice Richard Arena. Poca fortuna per Elena Viviani, che dopo aver superato il primo turno di recupero dei 500 metri, sfiora soltanto il primo posto nella decisiva semifinale che ha promosso l’ungherese Petra Jaszapati (45’’558 il suo crono), finendo a 1,03 decimi dalla magiara. La 23enne di Isolaccia (Sondrio) non trova la zampata decisiva durante i cinque giri della gara sprint e conclude 19esima nella graduatoria finale sulla distanza.

Al maschile, invece, erano ben tre i turni di recupero per rientrare nel tabellone principale – dai quarti di finale – dei 500. Dei tre italiani al via, Andrea Cassinelli e Davide Viscardi sono stati subito eliminati nelle batterie, finendo rispettivamente terzo e quarto – passavano i primi due e i migliori quattro terzi piazzati nelle sei batterie - nel proprio turno di gara. Marco Giordano, invece, giunge fino ai quarti di ripescaggio prima di essere estromesso dal russo Artem Kozlov – ieri a podio nei 1000 – e dall’australiano Jung. Il giovane valtellinese proveniente dalla squadra Junior giunge terzo alle loro spalle in 42’’650. Questi i piazzamenti finali degli azzurri: Giordano 27°, Cassinelli 32° e Viscardi 35°.

Nei recuperi validi per la seconda serie dei 1000 metri uomini, Nicola Rodigari e Tommaso Dotti non sono riusciti a raggiungere il compagno di squadra Yuri Confortola, già qualificatosi venerdì per i quarti di finale disputati poi nel pomeriggio. Rodigari, quasi 34enne – festeggerà il prossimo 7 novembre - veterano del Gruppo Sportivo Forestale, è beffato nella decisiva semifinale – la prima delle due in programma - dal giapponese Hiroki Yokoyama. L’asiatico vince in 1’28’’385, riuscendo a rientrare in tabellone. L’azzurro giunge alle sue spalle a poco meno di 3 decimi dopo essere rimasto in testa fino all’ultima delle nove tornate. Per il ripescaggio, infatti, gli sarebbe servito soltanto il primo posto. La sua prestazione gli vale tuttavia la posizione numero 22 nella graduatoria complessiva per i piazzamenti. Dotti (solo 35esimo nella classifica generale finale) era uscito di scena al primo turno di ripescaggio, dopo il quarto posto nella batteria vinta dal francese Navarro.

Clicca qui per consultare i risultati ufficiali completi della terza e conclusiva giornata della prima tappa di Coppa del Mondo ISU a Montréal.

Il prossimo appuntamento con la Coppa del Mondo è previsto per il prossimo fine settimana, dal 5 al 7 novembre. Le lame dello short track rimarranno in Canada, ma si sposteranno a Toronto, in Ontario, dove al MasterCard Centre animeranno la seconda tappa della stagione.

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Coppa del mondo di short track - Montréal, Canada