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Elise Christie torna a vincere. Kwak e Choi, garanzie coreane. Girard fa felice il Canada. Viscardi 8° nei 1500

Elise Christie torna a vincere. Kwak e Choi, garanzie coreane. Girard fa felice il Canada. Viscardi 8° nei 1500
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Getty Images

Short TrackShort Track - CdM a Toronto

Elise Christie torna a vincere. Kwak e Choi, garanzie coreane. Girard fa felice il Canada. Viscardi 8° nei 1500

Spettacolo, colpi di scena ed emozioni forti al MasterCard Centre di Toronto, sede della seconda tappa di Coppa del Mondo ISU. Nel palaghiaccio canadese a pochi passi dal lago Ontario, sono arrivati i primi verdetti nel weekend dedicato allo short track. Esulta ancora la Corea, vincente nei 1500m maschili – con Kwak Yoon-Gy – e femminili, col baby prodigio Choi Minjeong. Nella prima serie dei 500 metri si rivede ai vertici la britannica Elise Christie, prima dopo una gara rocambolesca, mentre arriva un’inedita doppietta canadese con Girard e Fathoullin (nella foto in copertina) tra gli uomini.

Il tutto mentre l’Italia del c.t. Kenan Gouadec trova un inaspettato exploit con Davide Viscardi. Il 24enne dell’Agorà Skating Team Milano coglie un importantissimo e prestigioso ottavo posto nella Finale A dei 1500 metri.

Dunque le soddisfazioni più importanti sono arrivate dai 1500 maschili, gara un cui l’Italia ha piazzato due atleti nelle prime 12 posizioni, evento decisamente raro. Finale affollatissima, con ben otto concorrenti sul ghiaccio pronti a giocarsi il podio. Tra questi, il coreano Kwak, primo sette giorni fa a Montréal, e ben tre canadesi – “l’enfant du pays” Patrick Duffy, Charles Cournoyer e François Hamelin - pronti a far esultare gli spettatori di Toronto. Viscardi, miglior piazzamento individuale carriera, un 15esimo posto nei 1500 della scorsa stagione a Erzurum, non ha sfigurato contro alcuni tra i più forti pattinatori al mondo.

Nei 14 giri della Finale A per buona parte è regnato il tatticismo tra il campione del mondo 2015 Sjinkie Knegt e Duffy, tra i protagonisti dell’ultimo atto. A 2 tornate dal termine attacca Kwak Yoon-Gy. L’azione del coreano è decisiva e gli consente di vincere in 2’13’’607 sull’olandese Knegt e su François Hamelin, nel frattempo bravo a beffare il connazionale Cournoyer negli ultimi metri. Davide Viscardi non riesce a entrare  nel mezzo della battaglia per il vertice e chiude all’ottavo e ultimo posto (in 2'15''962) la sua prima finale individuale in Coppa. L’augurio è che possa raggiungere nuovamente, al più presto, traguardi simili.

I colori italiani si erano visti nel vivo anche poco prima, nella Finale B. Merito di Yuri Confortola, che fa il passo in testa per oltre metà gara, rintuzza i primi attacchi, ma ai -2 non può nulla contro il kazako Nurbergen Zhumagaziyev e il cinese Xu Fu. Entrambi lo superano e finiscono rispettivamente al primo e al secondo posto, poi anche lo statunitense Kruger attacca e Confortola chiude al quarto posto parziale. Sarà 12esimo nella classifica definitiva.

Nel pomeriggio si era ripartiti dalle tre semifinali, tutte segnate da numerosi colpi di scena, contatti proibiti e squalifiche. Yuri Confortola, brillante già ieri nelle batterie, e Davide Viscardi, qualificatosi dopo i ripescaggi del mattino. Pur ritrovandosi contro Duffy, Krueger e Knegt, Confortola conduce. Poi, infuria la battaglia totale con sei pattinatori tutti vicinissimi. Si toccano il cinese Zhang Hongchao – poi squalificato - e Krueger, nel giro successivo cade anche il russo Elistratov. E così rimangono davanti a tutti i soli Duffy, Knegt e Confortola. L’azzurro può giocarsi il passaggio in Finale A contro il campione del mondo olandese, ma non trova lo spunto per tentare l’attacco. Tra i due ci saranno soltanto 99 centesimi di differenza.

Davide Viscardi era avanzato dai ripescaggi per dar vita a una semifinale affollata “a sette” si era qualificato per la Finale A sfruttando velocità e prontezza di riflessi in una gara condizionata dalle scivolate e dai contatti proibiti. Il 24enne milanese è stato bravo e non si è scomposto, non ha rischiato e ha accelerato nell’ultimo giro quando si è trovato in prima posizione a una tornata dal termine – nel frattempo finiscono a terra o contro le protezioni, nell’ordine il kazako Zhumagaziyev – ostacolato da Kruger – Zakharov – messo giù dal cinese Han Tianyu –. Lui e il coreano Park Jiwon (che lo sorpasserà all’ultimo respiro) volano in finale A.

Sulla stessa distanza poca fortuna per Nicola Rodigari, che ha festeggiato il suo 34esimo compleanno proprio oggi. Non è riuscito a trovare una soddisfazione ulteriore in pista ed è finito terzo nel suo turno di ripescaggio in 2’20’’709, lottando sì, ma non riuscendo a sopravanzare lo statunitense Cole Krueger – vincitore e perciò ammesso alle successive semifinali per il podio – e il britannico Richard Shoebridge. Si è piazzato 25esimo

Finisce ai quarti di finale validi per la prima serie dei 500m femminili, la corsa di Elena Viviani. La 23enne lombarda giunge terza (crono di 44’’689) alle spalle di Kasandra Bradette (Canada) e della cinese Zang Yize, davanti a lei di 246 e 162 millesimi di secondo. L’azzurra non trova lo spunto decisivo per superare le due pattinatrici partite dalle caselle più favorevoli di partenza, e poi qualificatesi poi per le successive semifinali. Chiuderà poi al 12esimo posto, migliorando però il suo miglior piazzamento – è stata 14esima sui 1000 a Montréal - stagionale. La seconda italiana iscritta alla distanza, Arianna Valcepina, era uscita di scena nei ripescaggi mattutini. Arianna si classifica al 18esimo posto complessivo, sfiorando soltanto la riammissione ai quarti di finale. La 21enne delle Fiamme Gialle giunge seconda dietro l’olandese Ruijven – che salirà addirittura sul podio finale - nella decisiva semifinale che ha promosso soltanto la prima classificata dei tre, decisivi, turni di recupero.

La Finale A premia lo sprint vincente della britannica Elise Christie, brava a sfruttare la battaglia senza esclusione di colpi tra Fan Kexin e la giovane polacca Natalia Maliszewska, finite entrambe a terra dopo il terzo giro. La 25enne nata in Scozia – campionessa d’Europa 2015 - riscatta così dopo un inizio di stagione sottotono e conquista la sua sesta vittoria in carriera in World Cup, la prima nei 500 metri. 44’’670 il suo crono vincente contro il 44’’939 di Lara van Ruijven (Olanda), al suo primo podio in assoluto in una gara singola. Terza è la primatista del mondo Fan (Cina), “graziata” dai giudici. Nella classifica di Coppa sui 500 balza in testa la Christie, davanti alla Maliszewska, seconda una settimana fa a Montréal.

Nella prima serie dei 500 metri maschili la vittoria va appannaggio dei giovani e velocissimi sprinter del Canada. È doppietta per il team di casa, grazie a Samuel Girard (classe 1996), veloce e scaltro nel precedere il connazionale Alexander Fathoullin (nato nel 1995). Nulla da fare per il cinese favorito numero uno, Wu Dajing, troppo irruento nel tentativo di recupero – al primo giro – che sarà sanzionato con una penalità dai giudici. Girard, scattato alla perfezione, non si lascia sfuggire il primo successo in World Cup dopo 40’’892, davanti per 2,42 decimi a Fathoullin, anch’egli al primo podio di Coppa. Terzo giunge, anche in questo caso con enorme sorpresa, il francese Sébastien Lepape, anch’egli alla prima presenza assoluta tra i primi tre in una gara Senior.

Gli italiani impegnati nella distanza più breve del programma, tutti e tre costretti ai ripescaggi dopo le eliminazioni arrivate nei Preliminari disputatisi ieri, non riescono a rientrare in tabellone dal mattino. Marco Giordano risulta il migliore grazie al suo 26esimo posto finale. Il 19enne dalla Bormio Ghiaccio passa il primo turno di recupero, salvo poi arrendersi nei conseguenti quarti. È quarto in 42’’452  alle spalle del forte sudcoreano Seo Yi Ra (che non rientrerà nel tabellone principale causa squalifica nella fase successiva), del kazako Bekzhanov e del tedesco Kaufmann-Ludwig. Nulla da fare, invece per Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli, entrambi eliminati nelle batterie di ripescaggio. Si classificheranno rispettivamente nella posizioni numero 34 e 40 del ranking finale sulla distanza.

Impegnata nella semifinale dei 1500 femminili, l’azzurra Lucia Peretti aveva davanti a sé una missione difficile. Finire tra le prime due- o in alternativa entro le quattro per agguantare la finale B - in una gara in cui doveva sfidare St-Gelais, Choi Minjeong, ter Mors e il forte duo russo Borodulina – Konstantinova. L’azzurra parte bene, ma perde contatto quando l’accelerazione della campionessa mondiale allround 2015 Choi Minjeong allunga il gruppo. La Peretti rimane in ultima posizione dietro la Borodulina, mentre Choi e St-Gelais s’involano verso la qualificazione- 2’30’’526 per Lucia, brava a sbarazzarsi della russa a 4 giri dalla fine, ma troppo lontana – quasi due secondi, che poi diventeranno sette all’arrivo – per sperare in un passaggio di turno. Sarà comunque quattordicesima nel ranking finale.

La rincorsa verso le semifinali dei 1500 femminili di Cecilia Maffei – out ieri dopo il primo turno – era terminata qualche ora prima nei ripescaggi. La quasi 31enne si classifica quarta nella sua prova, vinta dalla statunitense Jessica Smith in 2’37’’108. La veterana trentina della Nazionale italiana non riesce a rimontare e chiude in 2’38’’454. Sarà 26esima nella classifica finale.

La vittoria in Finale A, una finale tra giganti, premia il talento, la classe e la ferocia agonistica messi sul ghiaccio da Choi Minjeong. La più giovane tra le coreane trova così il suo secondo successo stagionale anticipando in 2’22’’631) con autorità e distanza la compagna Shim Suk-Hee (vendica così il k.o. nei 1000m di Montréal). Terza è Marianne St-Gelais (Canada) che si conferma una delle poche altre pattinatrici attualmente in grado di sfidare apertamente il duo delle meraviglie della Corea del Sud. Con questo secondo posto, la Shim, rimane in testa alla classifica generale dei 1500, grazie anche alla vittoria nell’esordio alla Maurice Richard Arena.

Pochi i colpi di scena nelle semifinali delle staffette. In nessuno dei due casi era all’opera l’Italia, già eliminata con entrambi i suoi team nelle batterie di ieri. Al femminile accedono alla Finale A la Corea – reduce dalla vittoria di Montréal -, la Cina, il Canada e la Russia che sconfigge per un’inezia l’Olanda della rientrante Jorien ter Mors nell’ultima semifinale. Tra gli uomini le squadre finaliste sono per tre quarti le stesse della settimana scorsa: Ungheria, Cina e Corea a cui si aggiunge il Canada di Charles Hamelin, che ha lasciato fuori l'Olanda.

Clicca qui per consultare i risultati ufficiali e completi dopo il secondo giorno di gare a Toronto e il programma di domani, domenica 8 novembre.

Ricordiamo inoltre che tramite il link (http://livemanager.eurovision.edgesuite.net/isu/index.html) sarà possibile accedere alla diretta streaming delle gare visibile sul canale skating dell’ISU dalle ore 18:45 italiane di domani, domenica 8 novembre. In programma ci sono le finalissime dei 500 metri (seconda serie), dei 1000 e delle staffette.

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