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Arianna Fontana lascia ancora il segno. Nell'ultima tappa di Coppa vince anche i 1000

Arianna Fontana lascia ancora il segno. Nell'ultima tappa di Coppa vince anche i 1000
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Short Track - CdM a Erzurum (Turchia)

Arianna Fontana lascia ancora il segno. Nell'ultima tappa di Coppa vince anche i 1000

Per le avversarie non sembra esserci nessuna possibilità di arrestare la sua marcia vincente. Arianna Fontana va avanti, cade – non per colpa sua – si rialza e fa quello che ormai non riesce più a smettere di fare: vincere. La fenomenale pattinatrice di short track chiude in bellezza la sua World Cup 2014-15. Lo fa con la quarta vittoria su otto gare individuali disputate in questa stagione. E centra un en plein che mai aveva colto in una carriera già prestigiosissima. A Erzurum (Turchia) vince anche i 1000 metri.

Completa un filotto regale, dopo i successi – due sui 500 metri tra novembre e lo scorso weekend – e la vittoria nei 1500 di ieri. Insomma, se questa doveva essere una stagione di transizione, perlomeno in Coppa del Mondo, l’azzurra ha dato la dimostrazione che potrà mettere sul ghiaccio ancora margini di miglioramento stellari. Successo individuale numero 12 in Coppa e un biglietto da donna più in forma del momento verso i prossimi Mondiali di Mosca (13-15 marzo). Meglio di così non poteva chiudere l’ultima tappa del circuito.

La seconda serie dei 1000 metri donne (seconda serie del weekend) segna dunque un poker completo nella lista d’oro di Arianna. La 24enne scende sul ghiaccio con una tranquillità incredibile e fa quello che le riesce meglio. Nove giri tatticamente impeccabili, accompagnati dalla solita velocità e da un recupero spettacolare, visto che partiva dall’ultima casella di via nella Finale A, disputata tra sette pattinatrici. Motivo? La caduta provocata in semifinale dalla coreana Choi Minjeong, ai danni proprio della freccia azzurra. Nessun problema, nessuna conseguenza. La Fontana è ripescata d'ufficio in finale scatta subito bene e recuperala seconda posizione alle spalle della giapponese Yui Sakai, la segue con attenzione, controllandola. Finché ai -4 viene superata da Bélanger e si attesta in terza posizione. Il momento per rompere gli indugi arriva è a 150 metri dall'arrivo. Il segnale è fulmineo e arriva a due giri dal termine, supera prima la canadese e all’esterno della prima curva fulmina la Sakai. Non la prenderanno più perché la sua accelerazione è superba, superiore alla norma. Arianna vince nettamente 1’33’’415, la seconda classificata, la nipponica, è lontana ben quattro decimi, ma festeggia comunque un nuovo podio in Coppa che le mancava dal 2012. Terza la canadese Kim Boutin.

In precedenza, come detto, il cammino della Fontana era stato “accidentato”. Aveva sì vinto i quarti di finale – davanti alla francese Pierron - in 1’33’’543. Poi è stata colpita dalla sfortuna e dalla coreana Choi Minjeong. La 16enne campionessa nei 1500 cade rovinosamente all’inizio del penultimo giro e colpisce con la gamba alta l’azzurra che la seguiva in seconda piazza. Un danno evidente per l’azzurra che fortunatamente non ha conseguenze gravi, oltre a un contatto contro le protezioni, inevitabile. Arianna è giustamente avanzata dalla giuria in Finale A.

Nella stessa gara, l’altra azzurra Lucia Peretti aveva sfiorato il rientro nel tabellone principale piazzandosi seconda – passa la coreana Kim Juyjoung nell’ultima semifinale dei ripescaggi. La bormina chiude al 18esimo posto complessivo.

La Coppa di specialità finisce invece a Shim Suk-Hee, forte del terzo posto conquistato ieri nella prima serie. La 18enne coreana, bronzo olimpico sulla distanza a Sochi, bissa così il successo ottenuto l’anno scorso.

Nella prima Finale A di giornata, dei 500 metri femminili c’è stato il dominio consueto – l’unica capace di batterla in un confronto diretto è stata Arianna Fontana a Dresda – della cinese Fan Kexin. La primatista del mondo sulla distanza sprint ha ottenuto la quinta vittoria in stagione sui 500. L’asiatica ha preceduto in 43’’009 la 17enne Sofia Prosvirnova (Russia), al primo podio individuale in World Cup, ed Elise Christie (Gran Bretagna).

Bene Arianna Valcepina che chiude al secondo posto nella Finale B dei 500 metri vinta dalla coreana Shim Suk-Hee e condizionata dalla squalifica di Jeon Ji-Soo, seconda al traguardo ma retrocessa proprio in favore dell’azzurra. Per la 21enne delle Fiamme Oro si tratta del miglior risultato in carriera ottenuto in una gara di Coppa del Mondo. La valtellinese era avanzata dapprima dai quarti, complice la squalifica dell’olandese Yara van Kherkof. Nella semifinale con la poi vittoriosa Fan Kexin, Sofia Prosvirnova e Kasandra Bradette aveva chiuso al quarto posto, approfittando della caduta della cinese Lin Yue.

Così le altre due italiane al via. Elena Viviani non riesce a superare i quarti di finale dopo essere giunta terza – passavano le prime due – nella gara vinta da Marianne St-Gelais davanti a Jeon Ji-Soo. L’azzurra non trova lo spunto e chiude a un decimo dalla coreana. Sarà undicesima nella classifica finale. L’altoatesina Federica Tombolato, invece, non era riuscita a qualificarsi dopo i ripescaggi del mattino. Chiude al 18esimo posto complessivo.

I 500 metri maschili sono stati vinti a sorpresa dall’ungherese Viktor Knoch, al primo successo in carriera. In Finale A, il magiaro precede in 41’’124, con grande autorità, il favorito cinese Wu Dajing e il campione mondiale Charles Hamelin. Squalificato Semen Elistratov. In precedenza era stato costretto ad alzare bandiera bianca il campione 2014-15 sulla distanza, il russo Dmitry Migunov. La giovane rivelazione della stagione era scivolato da solo nei quarti di finale. Rinunciando così a dare l’assalto alla sua quarta vittoria sulla distanza più breve del programma.

Dopo il magnifico quarto posto arrivato ieri – miglior risultato individuale in carriera – raggiunto dal 21enne Tommaso Dotti, l’azzurro non riesce in un nuovo exploit. E si ferma nelle semifinali di ripescaggio chiudendo, comunque con un onorevole 18esimo posto in una distanza che di certo non è la sua prediletta. Per lui è tuttavia il miglior piazzamento in carriera sulla distanza. Termina così il miglior weekend di Coppa. Andrea Cassinelli è invece trentottesimo.

Nella seconda serie dei 1000 metri maschili, l’unico italiano qualificatosi per i quarti di finale è stato Yuri Confortola. Il valtellinese si arrende nella prova vinta dal kazako Denis Nikisha davanti al campione olimpico e mondiale nel 2014 Victor An. L’esperto 28enne della Nazionale italiana duella con Chen Dequan – poi squalificato per un’azione aggressiva proprio sull’azzurro - e An, cercando l’allungo nella sesta tornata, poi alza bandiera bianca ed è terzo nella sua batteria, posizione che non gli basta per la promozione in semifinale. Sarà 11esimo nella graduatoria complessiva. Davide Viscardi finisce out nelle semifinali di ripescaggio e chiude 21esimo.

In Finale A, disputatasi con il titolo già matematicamente assegnato a Semen Elistratov, festeggia il coreano Sin Da Woon. Una gara tiratissima in cui Victor An è stato sapientemente superato a metà del percorso e poi respinto nei suoi assalti nei confronti del vincitore. Terzo si è piazzato il canadese Patrick Duffy. Elistratov, invece, ha capitalizzato al massimo la vittoria della prima serie. Il 24enne di Ufa, prima di questa stagione aveva vinto soltanto una volta (nel 2011) in Coppa del Mondo. Quest’anno è finito davanti a tutti in ben tre occasioni – di cui due proprio nei 1000.

Niente medaglia dalla staffetta femminile (Fontana, Peretti, Valcepina, Viviani). Il team azzurro giunge quarto nella Finale A vinta dalla Cina sulla Corea – vincitrice della classifica generale per la seconda volta consecutiva. In campo maschile vince ancora la Cina, precedendo ancora una volta i coreani, gli olandesi e la Russia, per l’ennesima volta fuori dal podio in questa stagione. Per quanto riguarda la classifica di specialità, l’Olanda resiste in testa alla classifica generale e conquista per la prima volta il titolo. L’Italia, impegnata in Finale B, vince la sua prova davanti a Francia, Kazakistan e Gran Bretagna. Il quartetto azzurro (Rodigari, Confortola, Dotti e Viscardi) taglia il traguardo per primo in 7’04’’958. La vittoria nella finalina non basta purtroppo agli azzurri per trovare qualificazione ai prossimi Mondiali. Dovevano piazzarsi all’ottavo posto nel ranking finale di Coppa, ma a stagione ormai conclusa risultano noni alle spalle dei britannici. Dunque niente Campionati iridati per la staffetta azzurra. A Mosca, però, l’Italia del c.t. Kenan Gouadec si presenterà con un’Arianna Fontana lanciatissima e una squadra che ha dimostrato di essere in una buona fase, come testimoniano i buoni piazzamenti di Tommaso Dotti e Yuri Confortola al maschile e di Valcepina, Peretti e Viviani tra le donne. L’obiettivo è quello di mantenere questa condizione anche tra un mese e perché no, cercare di migliorare ancora. Inoltre con una Fontana così, le medaglie mondiali sembrano più vicine.

Clicca qui per consultare le classifiche complete e i risultati dell’ultimo weekend di gare della manifestazione 2014-15 a Erzurum.

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