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Arianna Fontana di nuovo contro la FISG: "Pronta a lasciare l'Italia per Milano Cortina 2026"

Arianna Fontana contro la FISG: 'Pronta a lasciare l'Italia per Cortina 2026'
Short Trackil caso

Arianna Fontana di nuovo contro la FISG: "Pronta a lasciare l'Italia per Milano Cortina 2026"

La vincitrice dei 500 metri nello Short Track delle ultime due Olimpiadi e atleta più medagliata dello sport femminile italiano negli appuntamenti a cinque cerchi con 11 podi, ritorna a parlare dopo Pechino 2022 e le polemiche che seguirono, definendo ingiustificabile il comportamento della Federazione. L'ipotesi è quella di gareggiare sotto bandiera statunitense.

Considerata in un "periodo sabbatico" in questa stagione, è Arianna Fontana a togliere ogni dubbio. In un post su Instagram precisa "questo non è mai stato un anno sabbatico, non ho gareggiato perchè non posso giustificare di gareggiare per una Federazione (la FISG, ndr) che condona comportamenti e decisioni dannose nei miei confronti".

La trentaduenne campionessa valtellinese punta il dito sul fatto che "lo staff sia rimasto quello che ha permesso ad atleti di prendermi di mira durante gli allenamenti e questo non è accettabile" e ripartendo da Salt Lake City dove si è recata con il marito Anthony Lobello pone un pesante punto interrogativo sul suo futuro, almeno su quello con la tuta azzurra.

"Finché quelle decisioni e azioni saranno approvate, non tornerò e se dovessi decidere di competere in futuro, il mio percorso sarà completamente separato da quello che il direttore tecnico e il suo staff hanno pianificato per il gruppo italiano. In quel caso, mi dispiacerà non allenarmi con il resto degli atleti italiani, ma la mia fiducia nello staff tecnico e federale è irrecuperabile. Ho davanti a me decisioni importanti da prendere e tutte le carte sono sul tavolo, anche quelle che pensavo non avrei mai preso in considerazione", lasciando intendere che il viaggio negli Stati Uniti ha avuto come scopo "vedere cosa hanno da offrire gli Stati Uniti e SLC nel caso dovessi continuare il mio viaggio olimpico".

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