Mondiali Seefeld staffetta 4x10km: domina la Norvegia con Klæbo davanti a Russia e Francia

Mondiali Seefeld staffetta 4x10km: domina la Norvegia con Klæbo davanti a Russia e Francia
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Mondiali Seefeld staffetta 4x10km: domina la Norvegia con Klæbo davanti a Russia e Francia

Nella staffetta 4x10km stravince la Norvegia con l'attacco nel finale di Klæbo , seconda la Russia a 24 secondi, bronzo alla sorpendete Francia. L'Italia fatica e chiude decima a 4'42''7

I dubbi alla vigilia su chi fosse la favorita per questa staffetta erano pochi e la Norvegia non ha tradito le attese. Conquista così il quinto oro maschile sulle cinque gare disputate. Lo strapotere vikingo non è mai stato in dubbio e l'oro di oggi conferma la forma strabiliante degli interpreti Iversen, Sundby, Roethe e Klæbo. Argento alla Russia che non ha potuto fare niente contro una Norvegia così. Il quartetto composto da Larkov, Bessmertnykh, Bolshunov, Ustigov, è però riuscito a battagliare fino all'ultimo portando a casa il secondo posto. Il bronzo va ad una Francia sorprendente in grado di rimontare per gran parte della gara per poi giocarsi la medaglia allo sprint finale. Formazione transalpina formata da Backscheider, Manificat, Parisse e Jouve.

Gara difficile per le condizioni climatiche avverse con pioggia sul tracciato e quindi una difficile ottimizzazione dei materiali. Nella prima frazione non ci sono state troppe sorprese con il gruppo compatto nei primi due giri. Sulla salita l'italiano Rastelli prova a forzare il ritmo senza però fare selezione, a differenza del russo Larkov che sfrutta l'ultima salita prima del cambio per forzare il ritmo e assottigliare il gruppo.

Seconda Frazione, la più ostica sia dal punto di vista dei protagonisti sia per il momento delicato della gara. Il quintetto formato da Norvegia, Finlandia, Russia, Svezia e Francia, tramuta in un terzetto a causa del cambi di ritmo di Sundby, Niksanen e Bessmertnykh.

Con la terza frazione cambia anche la tecnica che da classica passa a skating. Non varia il terzetto davanti con lo svedese Burman che tenta il tutto per tutto per portarsi sulla testa sprecando molte energie. Davanti Bolshunov, Heikkenen e Roethe consolidano il vantaggio. Intanto il francese Parisse supera lo svedese e si porta all'inseguimento dei primi. Nell'ultima salita Bolshunov e Roethe forzano il ritmo staccando il finlandese Heikkenen.

Nell'ultima frazione con il cambio a coppie prende forma la lotta per le medaglie, con l'oro tra Russia e Norvegia e il bronzo tra Finlandia e Francia. Dopo un primo momento di apparente controllo all'ultimo giro Klæbo guadagna qualche metro in discesa senza accorgersene, poi si volta e vede Ustiugov in difficoltà a pochi metri e decide di affondare il colpo cambiando il ritmo e immolandosi verso la vittoria per la Norvegia. La lotta per il bronzo, molto avvincente, si sviluppa dopo un surplace tattico prima della discesa con il più veloce francese Jouve che attende il rettifilo finale per battere il finlandese Hyvarinen e conquistare il terzo posto.

Giornata negativa per gli azzurri che già dalla prima frazione di Rastelli non riescono a trovare il giusto ritmo per rimanere con i migliori. Pellegrino prova a recuperare sprecando molte energie che poi gli vengono a mancare nel cambio di passo da parte dei primi perdendo secondi preziosi. Le ultime due frazioni di Salvadori e De Fabiani non cambiano la situazione di gara continuando a perdere inesorabilmente terreno. L'Italia chiude decima a 4'42''7.

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