Le svedesi a caccia della prima sfera di cristallo, Diggins cerca il poker nella sua ultima recita: al via la CdM 2025/26

Il sacrificio iridato vale la sfera di cristallo bis: Diggins beffa nuovamente le scandinave. In casa Italia qualcosa si muove
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Sci Nordicocoppa del mondo 2025/26

Le svedesi a caccia della prima sfera di cristallo, Diggins cerca il poker nella sua ultima recita: al via la CdM 2025/26

Alla vigilia della Coppa del Mondo 2025/26 di sci di fondo femminile regna l'incertezza: lo squadrone svedese riuscirà finalmente a portare a casa, per la prima volta nella storia, la sfera di cristallo assoluta? La concorrenza sarà foltissima, a partire dalla statunitense Jessie Diggins, detentrice del trofeo; da non sottovalutare anche le norvegesi Heidi Weng e Astrid Slind, oltre alla veterana finnica Kerttu Niskanen. Le azzurre partono dietro, ma attenzione alle giovani Maria Gismondi, Nicole Monsorno e Federica Cassol...

Anche la Coppa del Mondo di sci di fondo femminile è pronta a ripartire: da venerdì, sulle nevi di Ruka, prenderà il via un trittico di gare (una 10 km TC, una sprint sempre in alternato e una 20 km TL) che aprirà ufficialmente le danze dell'edizione 2025/2026 del massimo circuito della disciplina nordica.

Rispetto al settore maschile, dove Johannes Klaebo è nettamente superiore al resto degli avversari, tra le donne la concorrenza è molto più agguerrita. La detentrice della sfera di cristallo generale è la statunitense Jessie Diggins, che la settimana scorsa ha annunciato che la stagione olimpica sarà l'ultima da atleta. La classe '91 del Minnesota, dunque, potrebbe andare alla ricerca della quarta coppa generale, prendendo parte a tutte le gare previste dal calendario, con il rischio, però, di trascurare l'evento dell'inverno (proprio come era accaduto lo scorso anno con i Mondiali di Trondheim): i Giochi di Milano Cortina 2026.

Le intenzioni della nativa di Afton si capiranno con il passare delle settimane, ma è facile ipotizzare che il suo obiettivo sarà l'oro olimpico individuale, ancora assente nel suo palmarés.

Subito dopo Diggins, le atlete da monitorare con più attenzione per la sfera di cristallo sono le svedesi: la nazione scandinava, da quando esiste la CdM, non ha mai conquistato il trofeo in campo femminile, nonostante le numerose vittorie ottenute nelle ultime stagioni da Ebba Andersson, Frida Karlsson, Jonna Sundling e Linn Svahn. Solitamente le svedesi, per preparare l'evento clou dell'inverno nel migliore dei modi, saltano alcune tappe di CdM, motivo per cui, a causa del sistema di punteggio introdotto dal 2022, perdono tantissimi punti preziosi e compromettono la propria corsa verso la sfera di cristallo. Per esempio, Svahn non sarà in gara a Ruka a causa di un raffreddore, marcando così già tre zeri, mentre Karlsson ha ripreso a sciare da poche settimane, dopo quasi otto mesi, e la sua forma non sarà di certo al top sin da subito.

Per quanto riguarda l'altra squadra scandinava, la Norvegia, le due carte migliori del mazzo sono Heidi Weng e Astrid Slind. Entrambe, nelle gare distance, sono potenzialmente da podio in ogni gara, con Slind (che a febbraio spegnerà trentotto candeline), specialista sulle lunghissime distanze, che cercherà la prima medaglia olimpica della carriera a Lago di Tesero, in quella che, clamorosamente, sarà la sua prima partecipazione ai Giochi. La stagione della classe '88 norge, però, non è iniziata nel migliore dei modi, con un problema al tendine d'Achille che rischia di precludere la sua presenza nell'opening di Ruka. Nelle sprint, invece, Kristine Skistad battaglierà sicuramente con le svedesi Sundling, Svahn e Maja Dahlqvist per la coppa di specialità.

Da non sottovalutare del tutto anche la veterana finnica Kerttu Niskanen, classe '88, che nell'ultima stagione ha dimostrato una costanza impressionante nelle gare distance. Sarà fuori dai giochi per tutta la stagione olimpica, invece, la tedesca Victoria Carl, seconda nella graduatoria generale della scorsa stagione: la trentenne originaria della Turingia era stata trovata positiva al clenbuterolo dopo i Giochi Militari di Lucerna, andati in scena lo scorso marzo. Nonostante Carl sia stata collaborativa sin da subito, ammettendo di aver assunto uno sciroppo per la tosse contenente la sostanza, proprio nella giornata odierna la federazione tedesca ha confermato la sua assenza per tutta la stagione 2025/2026.

Altre atlete che potranno essere competitive nel corso della stagione sono le due sprinter Jasmi Joensuu e Nadine Faehndrich: la finnica detentrice della coppa di specialità, proverà a replicare lo splendido traguardo, mentre l'elvetica cercherà la prima "coppetta" della carriera; da monitorare anche le tedesche Laura Gimmler e Coletta Rydzek, in crescita esponenziale lo scorso inverno. Nelle prove distance, un'altra atleta da podio è l'austriaca Teresa Stadlober, capace di esaltarsi nei grandi eventi.

L'Italfondo femminile, dopo anni di buio totale, la scorsa stagione ha iniziato a vedere la luce in fondo al tunnel: la classe 2004 di Subiaco Maria Gismondi è riuscita a riportare la squadra azzurra in top 10 in una gara distance dopo più di sei anni, mentre Nicole Monsorno ha colto due top 10 nelle sprint. In più c'è stata la piacevole scoperta di Federica Cassol, sprinter dotata di un "motore" importante, che deve imparare ancora a gestire le fasi a eliminazione diretta, ma il potenziale c'è tutto; senza dimenticare Caterina Ganz, sempre più all'interno della top 20.

Di certo una nazione come l'Italia non si può accontentare di questi risultati, ma i presupposti per crescere ulteriormente ci sono tutti, e in ottica Giochi, la coppia Monsorno-Cassol nella team sprint potrà essere la classica mina vagante da grande evento.

Da Ruka e Lake Placid, intermezzate dal Tour de Ski (che come ogni stagione sarà cruciale ai fini della classifica generale per i numerosi punti che assegna) sarà un viaggio lungo e incerto. Tappa dopo tappa la neve ci consegnerà i verdetti inappellabili, con i Giochi di Milano Cortina 2026 come fulcro di questa lunga e interessante stagione.

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