Il punto di riferimento per la squadra azzurra di sci di fondo, nell'inverno dell'Olimpiade di casa, sarà ancora una volta l'inossidabile Chicco Pellegrino. Il valdostano, che si ritirerà al termine della stagione, vuol chiudere con un grande risultato nella rassegna a cinque cerchi, ma dietro di lui ci sono tutti i presupposti per un valido ricambio generazionale. Elia Barp, Martino Carollo e Davide Graz tra gli uomini sono pronti a fare il definitivo salto di qualità, così come Maria Gismondi, Nicole Monsorno e Federica Cassol tra le donne.
Per l'Italia dello sci di fondo non sarà una stagione come tutte le altre: oltre a essere l'inverno olimpico, sarà pure quello dei Giochi di casa, con il rinnovato Stadio del Fondo di Lago di Tesero come teatro delle prove previste dal programma a cinque cerchi.
A partire dalla tappa di Ruka, che prenderà il via venerdì con una 10 km TC, gli azzurri lavoreranno per arrivare nel migliore dei modi allappuntamento più importante della stagione agonistica e degli ultimi quattro anni. La stella dell'Italfondo è senza dubbio Federico Pellegrino: il classe '90 di Nus vivrà la sua ultima stagione da atleta e chiudere con una medaglia sulle nevi di casa sarebbe il coronamento di una splendida carriera. Nel suo palmarés Chicco, conta diciassette vittorie in Coppa del Mondo, sette medaglie iridate e due argenti olimpici, conquistati nelle sprint di PyeongChang 2018 e Pechino 2022; se riuscisse nell'impresa di vincere un'altra medaglia a livello individuale ai Giochi di Milano Cortina, diventerebbe il primo fondista italiano, in campo maschile, a conquistare almeno una medaglia individuale in tre edizioni dei Giochi.
Pellegrino è sempre stato un atleta capace di arrivare ai grandi eventi nella forma migliore, preparando la stagione in maniera meticolosa: lo stesso avverrà anche quest'anno, dove ha dichiarato che la sua condizione sarà certamente diversa da novembre a febbraio. Dunque, potrebbe partire con qualche marcia in meno nelle prime tappe di CdM, ma grazie alla sua immensa classe ed esperienza sarà un avversario da tenere in considerazione soprattutto nelle sue gare: le sprint. Inoltre Chicco è reduce da un amaro, ma straordinario, 4° posto nella generale della scorsa, a dimostrazione del fatto che sia diventato a tutti gli effetti un fondista competitivo anche a livello distance. Per questo, non ha nascosto che il suo sogno sarebbe quello di conquistare una medaglia olimpica nella 4x7,5 km.
Rispetto a qualche anno fa, oltre all'asso valdostano, ci sono altri azzurri in grado di ottenere risultati di rilievo nel massimo circuito dello sci di fondo. I giovani Elia Barp e Martino Carollo, rispettivamente classe 2002 e 2003, hanno mostrato di avere il risultato nelle gambe (Barp sfiorò il podio nella sprint di Canmore nel 2024), ma devono trovare ancora quella continuità per essere stabilmente nelle prime quindici posizioni: entrambi saranno molto importanti in ottica staffetta olimpica, per dare man forte a capitan Pellegrino.
Lo scorso inverno è arrivato un deciso cambio di marcia anche del sappadino Davide Graz, capace di cogliere due top 10 a livello distance, con alcune ottime prestazioni anche nella rassegna iridata di Trondheim. Il classe 2000 friulano ha impiegato un po' di stagioni a esprimere le qualità che aveva già fatto intravedere da jr., ma l'anno olimpico sulle nevi di casa potrebbe consacrarlo definitivamente, lui che come i due compagni citati in precedenza può fare bene sia a livello sprint che a livello distance.
L'elenco degli azzurri, che nelle ultime stagioni hanno alzato il loro livello, si allarga anche a Giovanni Ticcò e Lorenzo Romano, con il trentino che ha sfiorato la top 10 nella 10 km TC iridata di Trondheim, mentre il classe '97 di Cuneo ha chiuso al 10° posto la Final Climb sul Cermis. Chi deve fare uno step in più, invece, è lo sprinter Michael Hellweger, che ha dimostrato di essere sicuramente veloce, ma deve imparare a gestirsi tatticamente nelle fasi a eliminazione diretta. Atteso al rientro, dopo due stagioni difficili sotto il punto di vista degli infortuni, Simone Mocellini: il ventisettenne originario di Tezze di Grigno vuol tornare protagonista, sognando una convocazione per i Giochi, su una pista dove ha ottenuto uno dei suoi due podi nel massimo circuito (3° nella sprint TC a Lago di Tesero nel Tour de Ski 2023).
Lotteranno per strappare una convocazione olimpica anche i due fiemmesi, spinti dalla fortissima motivazione di gareggiare sulle di nevi di casa, Paolo Ventura e Simone Daprà, che stagione dopo stagione sono riusciti ad alzare il livello delle loro prestazioni in CdM, cogliendo diverse top 20. Anche i due veterani Francesco De Fabiani e Dietmar Noeckler cercheranno di guadagnarsi qualche convocazione nel massimo circuito in ottica Giochi, con la loro esperienza che potrebbe essere utile in chiave staffetta. Una new entry in CdM potrebbe essere Davide Ghio, classe 2004, argento nella staffetta mista U23 ai Mondiali giovanili di Schilpario lo scorso febbraio.
La scorsa stagione, dopo anni molto difficili, lo sci di fondo femminile italiano ha rivisto la luce in fondo al tunnel, con tre top 10 ottenute: due da Nicole Monsorno e una da Maria Gismondi.
La sprinter trentina ha subito un grave infortunio alla spalla nel mese di gennaio, che le ha fatto terminare la stagione anzitempo, dove aveva già raggiunto i suoi due migliori risultati della carriera. Monsorno, classe 2000, ha dimostrato di avere tutte le caratteristiche per competere con le migliori della sua specialità, e i Giochi sulle nevi di casa sono uno stimolo importante per provare a conquistare un grande risultato. Un'altra piacevole scoperta, invece, è stata Federica Cassol: la classe 2000 valdostana, ha spesso siglato uno dei migliori crono nelle qualificazioni delle sprint. Deve ancora crescere tatticamente nelle fasi a eliminazione diretta, ma è dotata di un motore importante, che le potrà permettere di arrivare in alto in questa specialità. In ottica Olimpiadi, la coppia composta dalle due atlete citate in precedenza, nella team sprint sarà sicuramente da tenere in considerazione, perché potrebbero essere la classica sorpresa da grande evento.
Chi è chiamata a dare seguito all'ottimo finale dello scorso inverno è la ventunenne di Subiaco Maria Gismondi, che fu nona nel tempio di Holmenkollen lo scorso marzo. La 2004 laziale proverà a stabilizzarsi sempre di più nelle zone alte della classifica e ha già dimostrato un'ottima resistenza fisica e una maturità non indifferente per una ragazza così giovane. Sarà la prima stagione completa in CdM per le sprinter Nadine Laurent e Iris De Martin Pinter, rispettivamente classe 2003 e 2004. I Giochi a Lago di Tesero sono sicuramente un incentivo importante per provare a raggiungere già un buon livello in questa stagione.
Per Caterina Ganz, invece, la possibilità di gareggiare a casa sua nella rassegna a cinque cerchi sarà una motivazione molto forte per arrivare nel migliore dei modi a questo appuntamento. La classe '95 fiemmese, reduce da un'annata con ben quattro top 15, nonché la migliore della carriera, può esprimere un buon livello sia nelle sprint che nelle prove distance. Ci si aspetta qualche passo in avanti da parte di Anna Comarella, che si ritirerà al termine della stagione, Martina Di Centa e Francesca Franchi, che aveva stupito tutti ai Mondiali di Planica 2023 con due top 10.
La tappa di Ruka, opening della CdM 2025/2026, darà il primo responso, ma i Giochi di Milano Cortina 2026 costituiranno l'obiettivo principale per tutta la squadra azzurra.
BOLLETTINO NEVE
| LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
|---|---|---|
| Ghiacciaio Presena | 2/30 | 30-130 cm |
| Breuil-Cervinia | 12/15 | 10-50 cm |
| Ghiacciaio Val Senales | 5/11 | 10-50 cm |
| Saas-Fee | / | 0-0 cm |
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