Mondiali Val di Fiemme: la Norvegia vince la staffetta femminile, Frenzel e Stoch dal trampolino grande di combinata e salto

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Max

Sci Nordico

Mondiali Val di Fiemme: la Norvegia vince la staffetta femminile, Frenzel e Stoch dal trampolino grande di combinata e salto

Le scandinave rispettano il pronostico dominando la staffetta 4x5 km femminile del fondo davanti a Svezia e Russia, lo stesso fa il tedesco nella combinata con una grandissima prova di salto, il polacco imita il suo connazionale Adam Malysz che dieci anni fa in Val di Fiemme aveva vinto due ori individuali nel salto.

La superfavorita Norvegia è già in testa nella prima frazione in alternato della staffetta femminile del fondo quando il bronzo della skiathlon Heidi Weng, unica del quartetto norvegese che non era presente nella gara vincente di Holmenkollen di due anni fa quando c'era Vibeke Skofterud, pianta in asso tutte e dà il cambio a Therese Johaug con 9"3 sulla Francia con Aurore Jean e 10"1 sulla Russia, l'Italia con Lucia Scardoni è nona a 36"6. La Polonia è decima a 37"1 ma Justyna Kowalczyk riesce nell'impresa di annullare tutto il distacco da Johaug e di transitare in testa di otto decimi al secondo cambio, terza a 44"3 è la Svezia con Emma Wiken che ha a sua volta rimontato dall'ottavo posto di Ida Ingemarsdotter, quarta a un'incollatura è la Finlandia con Kerttu Niskanen, l'Italia con Virginia De Martin Topranin è decima.

Iniziano le due frazioni a skating e come prevedibile la Polonia precipita nelle retrovie, più esattamente al nono posto, e allora Kristin Stoermer Steira amministra il vantaggio arrivando all'ultimo cambio con 25"6 sulla Svezia con Anna Haag che si lascia alle spalle Riitta-Liisa Roponen e la Finlandia è terza a 30"1, quarti gli Stati Uniti a 55"2 e quinta la Russia a 1'03"2, ottava l'Italia a 1'38"0 con un'ottima Debora Agreiter. Nell'ultima frazione Marit Bjoergen pur arrivando festeggiando con la bandiera norvegese guadagna altri sei decimi sulla più immediata inseguitrice, Charlotte Kalla, e va a prendersi il suo 14° oro complessivo tra Mondiali e Olimpiadi e la 18a medaglia iridata e la 25a tra Mondiali e Olimpiadi, questi ultimi due sono record assoluti, una in più di Elena Vaelbe in entrambi i casi.

La Norvegia conferma il titolo di Holmenkollen vincendo il suo quarto oro iridato in una staffetta femminile, il quinto contando anche i Giochi di Grenoble 1968, la Svezia si prende l'argento come due anni fa mentre la Finlandia con Riikka Sarasoja-Lilja scende al quinto posto così il bronzo se lo prende la Russia che torna sul podio iridato dopo otto anni con una grande Yuliya Chekaleva in ultima frazione che chiude a 45"8 da Bjoergen. Quarti gli Stati Uniti anche loro con un'ottima ultima frazionista, Jessica Diggins, sesta la Francia, settima la Germania e ottava un'Italia tutto sommato buona con Marina Piller che chiude a 2'56"1 dalla Norvegia.

Nella gara dal trampolino grande della combinata nordica dominio del leader di Coppa del Mondo, Eric Frenzel. Il tedesco chiude i discorsi per l'oro nella prova di salto piazzando un volo pazzesco di 138,5 metri e installandosi largamente davanti a tutti i migliori fondisti, tra i quali peraltro c'è anche lui, e nella 10 km sugli sci stretti non ha avuto la minima difficoltà a controllare gli avversari arrivando anche ad avere oltre un minuto sugli undici che lo inseguivano, poi nel finale si è rialzato per gustarsi meglio il secondo oro iridato della carriera dopo quello di Holmenkollen 2011 dal trampolino piccolo e per dimenticare il riscatto ottenuto nella prima gara individuale di questa rassegna iridata, per la Germania è il primo titolo di questi Mondiali.

L'argento è andato a Bernhard Gruber, sesto dal trampolino, che sull'ultima salita insieme al giapponese Akito Watabe ha tentato di far fuori dalla lotta per le medaglie il due volte campione del mondo in Val di Fiemme, il francese Jason Lamy-Chappuis, riuscendoci solo parzialmente: l'austriaco è infatti arrivato secondo staccato di 36"7 da Frenzel ma il transalpino è riuscito ad anticipare in volata il nipponico prendendosi la terza medaglia di questi Mondiali con la solita, maiuscola prova nel fondo. Quinto un altro giapponese, Hideaki Nagai. Troppo attardati nel salto per poter pensare di recuperare l'argento e il bronzo del trampolino piccolo, Mario Stecher e Bjoern Kircheisen, l'austriaco ha chiuso ventunesimo, il tedesco quattordicesimo.

Miglior tempo sugli sci stretti per lo statunitense Bill Demong, che in questo format di gara è stato campione mondiale nel 2009 e campione olimpico nel 2010 e che risale da venticinquesimo a quindicesimo. Frenzel e Lamy Chappuis vincono le gare individuali come due anni fa ma a trampolini invertiti. Solita prova inguardabile degli azzurri nel salto: Giuseppe Michielli trentanovesimo, Alessandro Pittin quarantesimo, Samuel Costa quarantaquattresimo, Armin Bauer cinquantesimo, poi ancora una volta tutti hanno recuperato nel fondo: Pittin ha chiuso ventiquattresimo, Michielli trentunesimo, Bauer trentaquattresimo e Costa trentottesimo.

Chiusura di giornata con la gara dal trampolino grande per gli specialisti del salto con gli sci e trionfo per il polacco Kamil Stoch che imita il suo maestro Adam Malysz, vincitore in entrambe le gare individuali di Predazzo dieci anni fa. Stoch, cinque successi in Coppa del Mondo ma nessuno in questa stagione, ha costruito il successo grazie a un grande primo salto a 131,5 metri poi nella seconda serie si è difeso arrivando a 130 metri e ha vinto il suo primo titolo importante nonché la sua prima medaglia iridata e primo oro per la Polonia in questi Mondiali per la gioia dei tanti tifosi polacchi arrivati in Trentino. I battuti sono lo sloveno Peter Prevc, mai sul podio in Coppa del Mondo ma che in Val di Fiemme ha ottenuto un bronzo dal trampolino piccolo e poi oggi un fantastico argento, e il norvegese Anders Jacobsen, bronzo esattamente come a Liberec nel 2009 sempre dal trampolino grande.

Quella tra l'altro era stata l'ultima gara in cui l'Austria aveva mancato il podio iridato e la stessa cosa è accaduta oggi con Wolfgang Loitzl quarto pur con due ottimi salti, e Gregor Schlierenzauer ottavo dopo che nella prima serie era stato addirittura sedicesimo. Quinto il ceco Jan Matura che a 33 anni suonati sta completando la miglior stagione della carriera, sesto il primo dei tedeschi, Richard Freitag, e settimo lo svizzero quattro volte campione olimpico Simon Ammann autore del miglior salto di giornata insieme a Loitzl, 132,5 metri, nella seconda serie. Undicesimo l'iridato dal trampolino piccolo, il norvegese Anders Bardal. Nessun azzurro si è qualificato per la seconda serie: trentaduesimo Sebastian Colloredo, trentacinquesimo Roberto Dellasega, trentottesimo Andrea Morassi mentre Davide Bresadola non aveva passato nemmeno le qualificazioni di ieri finendo quarantacinquesimo. Domani ci sarà una delle gare clou della rassegna della Val di Fiemme, la staffetta 4x10 km maschile del fondo.

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