Stefano Gross, il sogno olimpico e i giovani: "Ci stimolano e il finale di stagione mi ha ridato fiducia"

Una stagione deludente, fuori dalle finali di Coppa del Mondo e con l'amarezza dell'uscita nella prima manche dello slalom mondiale di Cortina. Proprio nella gara iridata, però, Stefano Gross ha dimostrato di esserci ancora a livello di competitività, con quell'inforcata amarissima che ha spento i sogni di medaglia del 34enne specialista fassano.

L'abbiamo raggiunto al Monte Zoncolan, in occasione degli ultimi allenamenti azzurri per i quali era presente anche “Sabo”, già voglioso di proiettarsi verso la stagione olimpica. “Avevamo in mente di provare esattamente in queste condizioni di neve salata, siamo soddisfatti di aver potuto provare materiale. La scorsa stagione? Mi aspettavo tanto, proprio perchè avevo risolto i problemi fisici, ma ho perso fiducia nelle prime gare, mentre in allenamento stavo sciando davvero forte.

Appena prima di Cortina, ho ritrovato anche in gara le giuste sensazioni, al Mondiale però sono riuscito a dimostrare il mio valore solo per tre quarti di manche. Posso stare lì davanti e questo mi dà fiducia per il prossimo anno, con il miglior crono nella 2^ manche di Kranjska Gora e il tricolore di Livigno che hanno rappresentato una buona chiusura”.

Il confronto coi giovani, Vinatzer in particolare, può dare tanto anche ai “vecchietti” azzurri, con Moelgg, Razzoli e lo stesso Gross che ci saranno anche per l'annata olimpica. “E' uno stimolo a livello psicologico, ma anche sul piano della sciata è importante il confronto perchè si cambia continuamente”.