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Riunione straordinaria del direttivo federale, è terremoto in Norvegia per l'addio di Braathen

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Riunione straordinaria del direttivo federale, è terremoto in Norvegia per l'addio di Braathen

E' previsto in queste ore un incontro tra i membri della Norwegian Ski Association, anche se la numero 1 della federazione (che "Pinheiro" ha criticato apertamente annunciando oggi il suo ritiro dall'agonismo) si è trincerata dietro una dichiarazione... neutra. Perdere un talento del genere, che ancora non ha espresso tutto il suo immenso potenziale, rischia di fare saltare un intero sistema.

Non si placano, e non potrebbe essere altrimenti, le reazioni alla notizia del giorno e forse dell'intera stagione, al netto di quanto accadrà nei prossimi mesi, ovvero l'annunciato addio allo sci di Lucas Braathen.

Questa mattina in conferenza a Soelden, il 23enne detentore della Coppa del Mondo di slalom ha fatto saltare il banco, fermandosi in maniera definitiva dopo quanto accaduto per lo scontro con la federazione in tema di diritti di immagini, partnership e quant'altro.

Non è la prima volta che capita con la NSA, ma certo se in passato Kristoffersen aveva saltato lo slalom di Levi per “protesta” (era il 2016) e Klaebo alla fine ha sistemato gli accordi con i suoi dirigenti e sarà regolarmente al via anche della prossima stagione di sci di fondo, in questo caso tutto è diverso. Certo, il carattere “caliente” di Pinheiro, un personaggio del tutto particolare, è rilevante nella vicenda visto che lo stesso Kilde, tra coloro che solo qualche settimana fa avevano nuovamente contestato il sistema federale, alla fine ha accettato di fare parte della nazionale come, d'altronde, lo stesso Braathen che era regolarmente nell'elenco dei convocati per lo stesso opening di Soelden.

Qualcosa nella testa del fenomenale classe 2000 di origini brasiliane, però, si era rotto e poche ore fa abbiamo capito quanto fosse grande questo malessere, non compreso fino in fondo neppure dai compagni a loro volta sorpresi dalla decisione assunta dallo slalomgigantista norvegese.

Le ultime sulla vicenda, con la speranza per tutti che Braathen possa ripensarci almeno a breve-medio termine? I colleghi di “VG” hanno riportato di una riunione straordinaria, che andrà in scena quasi certamente entro 24 ore, da parte del direttivo della Norwegian Ski Association, che oggi Lucas ha definito “estremamente irrispettosa” nei suoi confronti.

A quanto pare, i membri Kristin Gjertsen e Stine Korsen si sono lamentate della cattiva gestione dell'intera vicenda, con quest'ultima che ha chiesto oggi pomeriggio un incontro urgente del CdA federale. Il presidente della NSA, Tove Moe Dyrhaug, dal 2022 prima donna a capo della federazione stessa, ha dichiarato che “questa notizia è triste ed è stata una sorpresa per tutti noi. Mi dispiace profondamente che Lucas sia giunto a questa conclusione, allo stesso tempo non possiamo fare altro che rispettare la decisione che ha preso”.

Una nota abbastanza neutra, ma è naturale che dietro le quinte si farà di tutto per fare cambiare idea a Braathen, anche se questo potrebbe comportare uno stravolgimento del sistema federale sulle sponsorizzazioni. Un terremoto vero e proprio, ma le alternative sono due: la conferma da parte di Braathen di un addio clamoroso, a 23 anni e con la possibilità di vincere tutto (sì, anche la coppa generale per uno che ha la polivalenza dentro e che in super-g è capace di tutto, semplicemente l'abbiamo solo intravisto...), dopo aver già messo in bacheca una sfera di cristallo e 5 gare nonostante un grave infortunio come quello al crociato nel gennaio 2021, oppure addirittura un cambio di nazionalità, ipotesi probabilmente neppure presa in considerazione sinora dall'atleta stesso, ma che non si può scartare a priori.

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