Kranjec riparte da Ushuaia e sogna un'altra medaglia olimpica: "Sto ritrovando la fiducia, posso stare davanti"

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Sci Alpinol'intervista

Kranjec riparte da Ushuaia e sogna un'altra medaglia olimpica: "Sto ritrovando la fiducia, posso stare davanti"

Reduce da una stagione abbastanza difficile, con il solo podio di Beaver Creek, il gigantista sloveno punta dritto ai Giochi, dove nel 2022 fu secondo ad un soffio da Odermatt. In Argentina, dove rimarrà per 25 giorni, farà anche slalom in ottica combinata a squadre olimpica: le sue parole ieri in conferenza stampa.

Zan Kranjec si trova ad un bivio importante della carriera, lui che il prossimo 15 novembre spegnerà 33 candeline (è nato lo stesso giorno di Sofia Goggia, ndr) e ha vissuto un inverno 2024/25 complicato, seppur condito in avvio dal podio di Beaver Creek, con un 3° posto, ma non dando poi mai la sensazione di potersi giocare qualcosa di importante, seppur con una discreta continuità tanto da chiudere 8° nella Coppa del Mondo di gigante, ma solo 11° nella sfida mondiale di Saalbach, proprio dove ottenne a fine 2018 la prima delle sue due vittorie nel massimo circuito.

La seconda nel gennaio 2020 ad Adelboden, poi la perla che resta l’argento olimpico del 2022, quando una 2^ manche da sogno lo portò a mettere paura, nella bufera di Yanqing, nientemeno che a re Odermatt. Salvato in ogni caso il primo sotto gruppo di partenza in gigante, per lo specialista sloveno sarà fondamentale partire bene nella “sua” Soelden (tre podi sul Rettenbach, pur senza successi, tra il 2019 e il 2022), proiettandosi poi verso il grande obiettivo a cinque cerchi nella gara che, per gli uomini, andrà in scena a Bormio.

Kranjec ha parlato ieri, in una delle classiche conferenze stampa estive organizzate dalla federsci slovena, spiegando che presto partirà per l’Argentina, affrontando 25 giorni (di cui 19 sugli sci) in quel di Ushuaia, assieme a coach Miha Verdnik e il suo staff. Come riportano i colleghi di siol.net, ecco alcuni stralci dell’intervento poco dopo essere rientrato da Saas-Fee, dove Zan ha svolto il primo blocco di allenamento estivo sulla neve. “Sono convinto di aver ritrovato la base, ovvero il feeling con i materiali già dai test di aprile. E’ fondamentale avere fiducia per esprimere la mia sciata migliore, che ho già dimostrato in passato. Posso tornare davanti, ma devo tirare fuori il massimo in allenamento affinchè entri tutto nel mio subconscio per la gara. Non devo avere alcun dubbio al cancelletto”.

Nella Terra del Fuoco, il classe ’92 di Ljubljana farà anche 4-5 giorni di allenamento in super-g e 3-4 di slalom. Per quale motivo quest’ultimo? “Puntiamo alla combinata a squadre olimpica con Miha Hrobat: lui è uno dei migliori discesisti al mondo, certo io sulla carta non sono tra i top in slalom, ma credo di poter esprimere ancora delle belle curve con un po’ di allenamento e, in quella occasione, di poter sorprendere qualche favorito.

In Argentina troveremo poche squadre nella prima decina di giorni che sarà più tranquilla, poi sarà positivo avere confronti con gli altri atleti. Obiettivi ai Giochi? Non nascondo di voler una seconda medaglia in gigante, sulla combinata c’è un desiderio, ma è impossibile fare pronostici”.

Coach Verdnik ha aggiunto che “a Ushuaia non faremo gare perché dobbiamo solo sciare il più possibile e avere la maggior varietà di terreni da affrontare, trovando condizioni sempre diverse. Molto probabilmente, lì riusciremo a trovare quello che ci attende in inverno: è un luogo così vicino al mare che l’umidità è sempre elevata e, quando nevica, il fondo si trasforma in un paio di giorni e, una volta che torna il sereno, trovi il ghiaccio. Si ottiene un po’ di tutto ed è quello che ci serve”.

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