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Giorgio Rocca e quella magica 3Tre: "La mia unica vittoria in Italia, ho provato sensazioni uniche"

Giorgio Rocca e quella magica 3Tre: 'La mia unica vittoria in Italia, ho provato sensazioni uniche'
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Uff. Stampa 3Tre Campiglio

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Giorgio Rocca e quella magica 3Tre: "La mia unica vittoria in Italia, ho provato sensazioni uniche"

Il tour promozionale dello slalom di Campiglio ha fatto tappa anche a Roma: con tanti ospiti speciali...

L'8 gennaio 2020 la 3Tre tornerà protagonista della Coppa del Mondo con un appuntamento imperdibile per gli appassionati e l'avvicinamento all'unica gara di specialità in calendario (quest'anno fa eccezione ovviamente lo slalom delle finali di Cortina d'Ampezzo) ha portato il comitato organizzatore a presentarsi nella capitale.

Allo Sporting Club Due Ponti, autentica cittadella sportiva in zona Roma nord, la 3Tre ha ricevuto un’accoglienza davvero calorosa nell’ennesima tappa del tour promozionale, dopo la recente e positiva esperienza a Mosca.

Per la serata che ha visto Emanuele e Pietro Tornabuoni ospitare l'appuntamento trentino del circo bianco, non sono mancati personaggi del mondo dello sport come Alessandra Sensini, vice presidente del CONI e olimpionica del windsurf a Sydney 2000, e gli schermidori Margherita Granbassi e Stefano Pantano, oltre all'immancabile Giorgio Rocca, l'ultimo vincitore italiano sul canalone Miramonti nel lontano 2005 e da anni al fianco del comitato organizzatore.

Vedendo scorrere le immagini dei grandi successi azzurri a Campiglio, da Thoeni a Gros, da Tomba sino a lui, il campione valtellinese si è emozionato: “Quella sulla 3Tre è stata la mia unica vittoria in Italia e mi ha regalato sensazioni mai provate altrove – le parole del livignasco – Per questo, quando mi rivedo sento i brividi lungo la schiena e mi convinco una volta di più che questo è davvero un evento straordinario. Chances azzurre per il 2020? Dico solo che un giorno arrivò a Campiglio un giovane svedese che nessuno conosceva, si chiamava Ingemar Stenmark. Colse sul canalone Miramonti la prima vittoria di una carriera incredibile, la squadra italiana ha giovani in gamba, lasciatemi sperare che anche ad un azzurro possa capitare la stessa cosa. Il nostro sci ne ha bisogno”.

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