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"Domme", una mazzata per tutti: l'Italia perde il suo faro, la Streif il suo Re

'Domme', una mazzata per tutti: l'Italia perde il suo faro, la Streif il suo Re
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2019 Getty Images

Sci Alpinodramma paris

"Domme", una mazzata per tutti: l'Italia perde il suo faro, la Streif il suo Re

Le prime reazioni al terribile infortunio occorso a Dominik Paris; i tempi di recupero sono ancora un'incognita, ma l'obiettivo non può che essere quello di tornare per il Mondiale di Cortina 2021.

Qualcuno l'ha definita una fucilata, altri una mazzata dalla quale sarà difficile riprendersi, soprattutto per l'intero settore maschile dello sci italiano che vedeva in lui il faro assoluto, numeri e prestazioni alla mano.

L'infortunio occorso oggi a Dominik Paris è quanto di più doloroso potesse capitare al movimento, per un campione che aveva ormai trovato la dimensione da fuoriclasse, per diventare nel giro di qualche anno il più grande discesista di sempre; la strada era già tracciata e ora, a soli 30 anni, “Domme” dovrà ritrovarla coi tempi giusti e corretti, dopo una sosta che sarà molto lunga.

Rottura del crociato anteriore del ginocchio destro e microfrattura della testa del perone; una diagnosi che fa malissimo leggere e ripetere, come ha fatto male ai tanti amici e avversari che hanno già espresso sui social tutta la solidarietà all'atleta e all'uomo, da tutti stimatissimo. E' chiaro che essendo capitato questo infortunio già a stagione inoltrata, recuperare a pieno regime anche per la prossima non sarà per nulla semplice. Bisognerà capire, una volta intervenuti sull'articolazione, quali saranno davvero i tempi di recupero, ma l'obiettivo non potrà che essere provare ad essere il miglior Paris, o quantomeno vicino allo straordinario atleta ammirato negli ultimi 13 mesi in particolare, in occasione dei campionati del mondo di Cortina 2021.

L'unica certezza è che la possibilità di giocarsi la sua prima Coppa del Mondo di discesa (ma anche quella generale, era aperta eccome...), al termine di un duello con Beat Feuz che sarebbe stato entusiasmante, è svanita in una maledetta curva sulle nevi di Kirchberg. In quell'istante, l'Italia dello sci ha perso il suo faro e la Streif il suo Re. Sabato, nel tempio di Kitzbuehel, non sarà la stessa cosa.

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