Il capitano dell'Equipe de France, che ha contratto il Covid-19 in primavera, è nel pieno del carico atletico. Si è raccontato al "Kronen Zeitung".
Mercoledì 15 Luglio 2020
Ha sconfitto il Covid-19 senza patirne troppe conseguenze, anzi è riuscito a recuperare pienamente e si sente già in ottima forma in questo periodo estivo così delicato per “caricare” in vista della nuova stagione.
Alexis Pinturault si trova attualmente a Mieming, in Tirolo, per concentrarsi sul piano atletico che lo porterà sino al mese di agosto, quando tornerà sugli sci a sei settimane dal primo approccio, avvenuto a giugno sul ghiacciaio del Pisaillas, in Val d'Isère. “Sto bene e pronto a concentrarmi sulla prossima annata – ha raccontato l'asso francese in un'intervista esclusiva rilasciata sull'edizione odierna del “Kronen Zeitung” - Il Coronavirus? Sì, l'ho avuto io e tutta la famiglia, da mia moglie a papà e mio fratello (Cedric, sciatore classe 2000, ndr). L'abbiamo superato bene, ma sono praticamente certo che si sia diffuso nel nostro hotel di Courchevel, anche perchè sino a fine marzo non c'erano praticamente regole restrittive.
Io ho avuto un paio di giorni con febbre e perso i sensi di gusto e olfatto, come capitato a molti. Ho svolto nei giorni scorsi gli ultimi controlli a Salisburgo e tutto è nella norma, compresi i valori del sangue. La cosa più importante è essere in salute e ora ho gli anticorpi per il Covid che, nessuno può sapere per quanto tempo, potranno aiutarmi”.
Parlando della Coppa del Mondo 2019/20, persa per soli 54 punti a vantaggio di Kilde, l'iridato di combinata confessa che “all'inizio non è stato facile da capire e accettare, considerando che nel finale sono state cancellate otto gare di cui cinque tecniche. Mi sono convinto di aver fatto il massimo ed è andata così, ho vinto sei gare e sono salito nove volte sul podio, quindi non posso avere rimpianti”.
La prossima stagione? Un'incognita, ma Pinturault è abbastanza fiducioso: “Certamente ci sono incertezze, ma il nostro è uno sport all'aperto e parliamo di una disciplina che si pratica a livello individuale. Credo sia un po' più facile da gestire rispetto ad altre situazioni”.
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