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Wendy Holdener pronta ad investire per giocarsela su più fronti: "Ho stimoli e voglia di cambiare"

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2020 Getty Images

Sci Alpinol'intervista

Wendy Holdener pronta ad investire per giocarsela su più fronti: "Ho stimoli e voglia di cambiare"

Nell'intervista con Andreas Raffeiner di skiweltcup.tv, la polivalente elvetica analizza quanto ha funzionato (o meno) nell'ultima stagione che l'ha vista scendere dal podio della generale di Coppa del Mondo.

Aveva concluso al 2° e al 3° posto nelle due annate precedenti, seppur sempre parecchio distante da Mikaela Shiffrin nella classifica finale. La stagione 2019/2020 è stata meno soddisfacente per Wendy Holdener, alla fine sesta e preceduta da Brignone, Shiffrin, Vlhova, dalla connazionale Corinne Suter e da Marta Bassino, pur conquistando sei podi (senza vincere) con i primi due terzi posti della carriera in gigante, tra Courchevel e Kranjska Gora.

Il nuovo coach della classe '93 elvetica, l'austriaco Klaus Mayrhofer, aveva parlato nelle scorse settimane della volontà di giocarsi la coppa di slalom contro Shiffrin e Vlhova, convinto delle potenzialità della sua nuova atleta, ma la volontà è quella di lavorare su tutte le discipline, con la discesa chiaramente utile più che altro a lavorare in ottica combinata alpina.

Non posso ancora dire molto riguardo il mio cambio tecnico, visto che abbiamo potuto investire tempo solo per discutere tra di noi in periodo di lockdown – ha raccontato Holdener nell'intervista rilasciata a skiweltcup.tv – Di certo sono molto motivata e non vedo l'ora di cambiare, lavorando con il mio nuovo allenatore”.

Analizzando la scorsa annata di Coppa del Mondo, Wendy ammette di aver vissuto alti e bassi: “Ho avuto difficoltà in particolare nella combinata di Crans-Montana e nello slalom parallelo di Sankt Moritz, ma anche in slalom le gare non sono sempre andate come mi aspettavo. Al tempo stesso, in gigante è andato tutto come desiderato, i due podi significano un sogno diventato realtà. Inoltre, mi ha soddisfatto molto il super-g di Garmisch (3° posto anche in quel caso), quindi posso parlare di una stagione buona, magari non ottima.

E' stato anche bello vincere la Coppa delle nazioni, realizzare qualcosa assieme come nazionale svizzera mi ha reso felice”.

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