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Vlhova e Shiffrin, le sconfitte di giornata ora guardano avanti per una sfida... infinita

Vlhova e Shiffrin, le sconfitte di giornata ora guardano avanti per una sfida... infinita
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2020 Getty Images

Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Vlhova e Shiffrin, le sconfitte di giornata ora guardano avanti per una sfida... infinita

La slovacca ancora pettorale rosso in parallelo, mentre Mikaela si accontenta di guadagnarle qualche punto... ma recrimina per lo svantaggio di pista.

Sono in qualche modo le sconfitte di giornata, anche se in una gara imprevedibile come il gigante parallelo di quest'oggi a Sestriere, definirle deludenti sarebbe quantomeno ingeneroso.

Si era capito sin dalla fase di qualificazione che, tra le due, Mikaela Shiffrin si era certamente adattata meglio al tracciato della Kandahar G.A. Agnelli rispetto a Petra Vlhova, che il giorno prima l'aveva beffata per un centesimo in un gigante... irripetibile.

Alla fine, però, entrambe sono uscite ben presto: la statunitense negli ottavi di finale, su manche secca contro la futura vincitrice Clara Direz, che nella sfida contro la leader di Coppa del Mondo ha usufruito del tracciato blu che, alla lunga, è parso decisamente il più favorevole. Ai microfoni Rai, infatti, Mikaela ha confessato che l'eliminazione odierna è stata più amara come risultato rispetto a 24 ore prima, in quanto non dipendente solo dalle sue capacità. “Credo che fosse più difficile vincere sul tracciato rosso, ma queste sono le regole ed è andata così. Peccato, perchè mi ero preparata bene e avevo la velocità per giocarmela”.

Shiffrin ha comunque guadagnato 16 punti su Vlhova, perdendone 21 da Brignone, aumentando a 249 punti il margine sulla seconda classifica nella generale, prima delle gare veloci di Bansko del prossimo week-end che, a meno di sorprese, la vedranno protagonista sulla “Marc Girardelli”.

Ha invece terminato il proprio cammino già nei sedicesimi di finale su doppia manche, nella sfida con Aline Danioth che poi si è infortunata nell'incontro degli ottavi con Fede Brignone, una Petra Vlhova che non è riuscita a districarsi al meglio in una disciplina che, con un format ben diverso come lo slalom parallelo, l'aveva invece vista trionfatrice a Sankt Moritz. La slovacca, vincitrice delle ultime tre gare tecniche prima di oggi, ha comunque difeso il pettorale rosso di leader della specialità quando manca solo un appuntamento al termine, quello del prossimo 12 marzo ad Are.

Lei e il suo tecnico Livio Magoni, però, erano tutt'altro che felici per una gara alla quale puntavano moltissimo (avesse vinto, Petra avrebbe già conquistato la sua prima sfera di cristallo in carriera) e che è finita troppo presto.

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