Ieri sera, le sfortunatissime velociste cadute nel super-g sulla "VolatA" sono finite sotto i ferri per la frattura di tibia e perone. Per la norvegese non c'è la temuta lesione al crociato del ginocchio sinistro.
Lunedì 1 Marzo 2021
Una doppia drammatica caduta in meno di un'ora, in entrambi i casi con gli sci che non si sono sganciati e hanno procurato torsioni e un serio infortunio sia per Kajsa Vickhoff Lie che per Rosina Schneeberger.
Entrambe le velociste costrette a lasciare il super-g in Val di Fassa in elicottero, per i primi soccorsi all'ospedale di Trento, sono state operate nella serata di ieri a Innsbruck; arrivano finalmente buone notizie, soprattutto nel caso della norvegese per la quale si temeva, oltre alla frattura di tibia e perone, anche una lesione al crociato del ginocchio sinistro.
C'è solo una piccola rottura, come ha comunicato in mattinata la federazione norvegese, e l'intervento chirurgico è stato soddisfacente tanto da far affermare al responsabile medico di casa scandinava, il dottor Marc Strauss, che Kajsa potrà tornare ad allenarsi tra sei mesi, cominciando nelle prossime settimane la riabilitazione.
Alla stessa clinica universitaria di Innsbruck è stata operata Rosina Schneeberger: stesso tipo di infortunio, tibia e perone della gamba destra. Come riporta l'OESV, la frattura è stata stabilizzata con un chiodo intramidollare dal primario Rohit Arora e dalla sua equipe.
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