"Le Olimpiadi? Ci riproverò nel 2030!": le prime parole di Rossetti dopo il crac al crociato che le farà saltare la stagione

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"Le Olimpiadi? Ci riproverò nel 2030!": le prime parole di Rossetti dopo il crac al crociato che le farà saltare la stagione

Al "Giornale di Brescia", la slalomista gardesana ha raccontato le prime sensazioni dopo quanto accaduto in Val Senales, con la rottura di crociato e menisco del ginocchio destro che le farà perdere di nuovo la chance olimpica, lei che già non c'era nel 2022. Tra meno di un mese l'opening di specialità a Levi, per l'Italia i riferimenti ora sono Peterlini, Della Mea e Collomb (provando a ritrovare la miglior Mondinelli).

E’ stata una mazzata, per tutta la nazionale in rosa e in particolare la squadra di slalom, che da anni cerca una leader per tornare ad avvicinare la zona podio in Coppa del Mondo.

Marta Rossetti, a partire da quella clamorosa rimonta di due anni fa a Killington, quando colse una top five che l’Italia non vedeva dal 2017 con Chiara Costazza (che è pure l’ultima azzurra ad aver vinto tra i rapid gates, addirittura nel 2007), nella seconda parte della scorsa stagione stava finalmente trovando continuità di alto livello, pur alternando ancora manche clamorose (o tre quarti di prova, vedi quanto accaduto a Courchevel quando era ad un passo da una straordinaria risalita nella 2^ run) ad errori.

A Saalbach la top 15 nella gara mondiale, poi ad Are l’8° (suo secondo miglior risultato in coppa) che non bastò per un soffio in ottica finali, ma con la convinzione di avere la competitività per fare paura, in qualche occasione, pure alle grandi.

Tutti di nuovo svanito per quanto accaduto a metà settimana, con il grave infortunio al ginocchio destro patito in allenamento sulle nevi della Val Senales: crociato anteriore e menisco mediale saltati, addio all’intera stagione olimpica e nei prossimi giorni l’intervento chirurgico prima del classico stop che la riporterà in pista solo nel 2026/27.

La ventiseienne di Puegnago del Garda era ormai il punto di riferimento del team di coach Lorenzi, se pensiamo che nel passato inverno gli altri migliori risultati sono stati un 14° posto per Lara Della Mea (salita decisamente di tono in gigante), proprio ad Are dietro a Rossetti, un 15° per Martina Peterlini e poi c’è la crescita di Giorgia Collomb, che assieme alla tarvisiana e alla trentina rappresenta uno dei fari per questo 2025/26, confidando anche nel ritorno a pieno regime di Emilia Mondinelli, dopo il rientro della scorsa annata post infortunio al ginocchio.

A Levi ci sarà l’opening di specialità, sabato 15 novembre, senza una Rossetti che, nelle scorse ore, è stata intervistata dai colleghi de “Il Giornale di Brescia” per raccogliere i primi pensieri dopo quanto accaduto: “Certo, la delusione è grande perché perdo una stagione in questo modo e dovrò affrontare un’altra riabilitazione, ma devo farmene una ragione e pazienza, per le Olimpiadi guardo già a quelle del 2030”.

Sì, perché Marta ora deve pensare al futuro e i Giochi sulle Alpi francesi saranno l’obiettivo a lungo termine dopo il rientro nella stagione del Mondiale di Crans-Montana, per lei che il sogno a cinque cerchi non riuscì a viverlo neppure nel 2022, esclusa dalle Olimpiadi di Pechino in un inverno che era di recupero per la gardesana, reduce infatti dal primo crac grave al ginocchio, in quel caso il sinistro, rimediato nel gennaio 2021.

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