Lara, oggi la giornata decisiva? A Ginevra si attende ancora per l'esito degli esami sul ginocchio di Gut-Behrami

Sono trascorsi 6 giorni dall’incidente di Lara Gut-Behrami sulle nevi di Copper Mountain che, da domani, vedranno tornare la Coppa del Mondo nella località del Colorado (a 49 anni dall’ultima volta per gli uomini, 24 se parliamo di circuito femminile).

Quella caduta in un training di super-g, oltre a costare una lieve commozione cerebrale per la fuoriclasse di Comano, ha impattato più che altro sul ginocchio sinistro di Lara, col timore che possa esserci un danno al legamento crociato e al menisco; l’ha spiegato lo stesso dottor Olivier Siegrist (QUI le sue parole il giorno dopo, ndr), ovvero il chirurgo che operò Gut-Behrami nel 2017, dopo il crac al Mondiale di Sankt Moritz, e ne ha seguito il percorso per tanti anni, tanto che la campionessa ticinese l’ha contattato dopo l’incidente per farsi seguire nelle visite specialistiche necessarie per definire se potranno esserci chances di rientro o meno per Lara in questa stagione, l’ultima della sua carriera, chiaramente con l’obiettivo dei Giochi Olimpici.

Il dottor Siegrist, assieme al suo successore Julien Billières, dopo i primi accertamenti svolti da Gut-Behrami in Colorado (a Frisco, seguita dal medico federale Bertrand Curty), ha accolto quindi la campionessa olimpica di super-g a Meyrin, nella clinica privata alle porte di Ginevra dove operò Lara nel 2017.

Arrivata in Europa domenica, la due volte vincitrice della Coppa del Mondo è quindi stata portata all’Hopital de la Tour, che in passato ha segnato l’inizio dei recuperi di vari campioni elvetici, da Didier Defago a Didier Cuche, sino a Justin Murisier.