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La rinascita a Solda e la voglia di nazionale: ecco Carlotta Saracco. "Sono ripartita dalle basi con papà"

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La rinascita a Solda e la voglia di nazionale: ecco Carlotta Saracco. "Sono ripartita dalle basi con papà"

La 21enne piemontese ha cominciato la stagione, fuori dai quadri azzurri, con tre podi nelle FIS sulle nevi altoatesine. Le motivazioni sono tantissime...

Ha una voglia matta di tornare nei quadri di una nazionale dove, tra i talenti più attesi, era già arrivata a 16 anni.

Carlotta Saracco ha ricominciato quasi da zero, lei che a 21 anni ancora può dare tanto allo sci italiano, dopo una stagione non semplice a livello di Coppa Europa e con la necessità di gestirsi da sola, ma con l'enorme aiuto di papà Roberto, che ha lasciato la guida della nazionale dei gigantisti di Coppa del Mondo per seguire i figli al meglio (compreso Edoardo, classe 2003 già medaglia ai Giochi Olimpici giovanili invernali di Losanna lo scorso gennaio).

Con tre podi, di cui due in gigante prima del successo nello slalom conclusivo, nelle quattro gare FIS disputate la scorsa settimana a Solda al cospetto di tante azzurre della nazionale e atlete straniere di livello Coppa del Mondo, Carlotta ha cominciato davvero al meglio il cammino per dimostrare qualcosa di importante, lei che sulla neve ha cominciato praticamente all'età di due anni, in una famiglia dove si mangia pane e... sci.

Con l'ufficio stampa di casa Atomic, lei fedelissima del Team Redster, la classe '99 piemontese si è raccontata dopo questo avvio sprint, partendo però dalle sue origini e dai grandi risultati a livello giovanile: “E' arrivato tutto in modo molto naturale, nella categoria Allievi la vittoria nella Longines Future Ski Champions a Val d'Isère e nella categoria Giovani la convocazione agli Youth Olympic Games di Lillehammer, mi hanno fatto vivere per la prima volta il mondo dei grandi da vicino”.

Poi la nazionale a 16 anni, “una bella soddisfazione prima che il secondo infortunio mi fermasse ancora, ma l'esclusione dal giro azzurro la sto vivendo come uno stimolo a dimostrare il meglio di me. Essendo fuori squadra, ho potuto allenarmi da inizio luglio perché a giugno i ghiacciai erano riservati solo alle nazionali. E' stato uno “step by step”, sono ritornata alle basi tecniche seguita da mio papà e per alcuni periodi dal Centro Sportivo Esercito, a cui sono molto grata perché anche in questo periodo difficile crede in noi e ci dà la possibilità di continuare a sciare”.

Da sempre con Atomic, “è stato amore a prima vista”, Carlotta si pone come obiettivo imminente la Coppa Europa, “per guadagnarmi un posto nel circuito continentale e mettermi in mostra. L'inizio di stagione è stato positivo, nonostante il periodo difficile abbiamo portato a casa quattro gare con condizioni ottime, su piste tecniche. Devo continuare a crescere e migliorarmi, trovando sempre più continuità e alzando la performance”.

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