La delusione di Anna: "Non riesco ancora a spingermi al limite in gara, così fa male"

E' una campionessa in difficoltà, che ha bisogno nuovamente di tempo per tornare quantomeno vicina al suo livello e regalare ancora qualche sprazzo di classe purissima, come quel giorno a PyeongChang in cui solo il centesimo di Ester Ledecka la privò di un leggendario bis olimpico.

Anna Veith non ha mollato, a 30 anni e dopo l'ennesimo infortunio dello scorso gennaio a Pozza di Fassa, tornando in gara lo scorso 30 novembre a Killington, per poi disputare il super-g di Sankt Moritz e, quest'oggi, la seconda prova tra le porte larghe a Courchevel. Dopo la mancata qualifica nel Vermont e il discreto 26° posto nella prova veloce di sabato scorso, è forse proprio nella gara odierna in Savoia che si sono viste le maggiori difficoltà per la fuoriclasse salisburghese vincitrice di due Coppe del Mondo.

La sua delusione, ai taccuini dei media austriaci dopo la 1^ manche conclusa in 34esima piazza, a 23 centesimi da una qualifica che pareva decisamente alla sua portata, era evidente: “Così fa male – ha spiegato Anna, non riferendosi certo al dolore fisico, fortunatamente messo da parte in maniera quasi totale, ma a quello mentale – perchè ero convinta dopo gli ultimi allenamenti di poterci essere, invece in gara ancora non funziona.

Devo spingermi al limite in competizione, serve maggior sicurezza per farlo e quella sensazione ancora non c'è”.

Se arriverà, forse lo capiremo solo tra qualche settimana o mese, ma per quello che ha dimostrato tornando a vincere e volare dopo mille problemi, è giusto avere ancora fiducia per un suo ritorno al vertice.