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Il ritiro di Eva-Maria Brem: lascia la gigantista vincitrice di una coppa di specialità. "Non ho rimpianti"

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Il ritiro di Eva-Maria Brem: lascia la gigantista vincitrice di una coppa di specialità. "Non ho rimpianti"

La 32enne austriaca ha annunciato l'addio all'agonismo, dopo le ultime stagioni difficili in seguito al terribile infortunio del 2016. Tre vittorie e quella sfera di cristallo in gigante le sue imprese più belle.

Lascia dopo aver sofferto tanto negli ultimi anni, quando non era più riuscita a tornare quella che, al termine della stagione 2015/16, aveva conquistato il trofeo più bello per una gigantista pura come lei, ovvero la Coppa del Mondo di specialità.

Eva-Maria Brem ha annunciato quest'oggi il ritiro, lei che ha lottato per ben 14 stagioni nel massimo circuito, con 153 pettorali indossati, 11 podi di cui 3 vittorie, tra il 2014 e il 2016 ad Aspen, Courchevel e Jasna. E una medaglia d'oro al collo, vincendo con i compagni di squadra della nazionale austriaca il titolo mondiale del parallelo a squadre a Beaver Creek 2015.

Il terribile infortunio del 2016, proprio pochi mesi dopo il trionfo più bello, con frattura di tibia e perone rimediata come le era accaduto nel 2010, ha fermato la corsa di una specialista davvero di grande classe, ma la tirolese non vuole avere rimpianti dopo aver vissuto comunque un viaggio ad altissimo livello. “Sento che è giunto il momento per me di porre fine a questa fase della vita, per la quale finora ho messo tutto il resto in secondo piano – le dichiarazioni di Eva-Maria all'ufficio stampa dell'OESV – Voglio iniziare qualcosa di nuovo e sconosciuto.

Sono grata, felice e soddisfatta di tutto ciò che ho realizzato e vissuto come atleta; anche se la scorsa stagione è stata difficile e la fine della mia carriera potrebbe essere prevedibile per alcuni, è comunque una sorpresa per me. Perché 14 anni di Coppa del Mondo mi hanno anche insegnato che vale sempre la pena superare queste fasi, perché nel nostro sport spesso solo piccoli dettagli decidono tra zero e... Hero.

Mi ha sorpreso che la mia voce interiore, che mi sussurrava “sempre più lontano” nell'orecchio ogni giorno, ora sia diventata più calma. Era arrivato quindi il momento di lasciare”.

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