Goggia sul Cervino, sognando già la "Gran Becca": terzo blocco di allenamento per Sofia

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Sci Alpinola fuoriclasse azzurra

Goggia sul Cervino, sognando già la "Gran Becca": terzo blocco di allenamento per Sofia

Da quest'oggi, dopo il lavoro allo Stelvio, la vice campionessa olimpica di discesa sulle nevi di Zermatt/Cervinia. Solo a fine ottobre i primi allenamenti sulla nuovissima pista che il 5-6 novembre ospiterà le prime due gare veloci della prossima Coppa del Mondo.

Sofia Goggia all'ombra del Cervino, per il terzo blocco di allenamento estivo verso la stagione 2022/23.

Comincia a “sgasare” la fuoriclasse azzurra, dopo aver iniziato il lavoro in pista con calma allo Stelvio, per due brevi sessioni sul ghiacciaio tra Alto Adige e Valtellina. Da questa mattina, la velocista bergamasca si trova invece nel comprensorio di Zermatt/Cervinia, proprio dove il 5 e 6 novembre sono previste le due storiche discese, le prime della prossima Coppa del Mondo dopo l'opening con il gigante di Soelden del 22 ottobre, sulla nuova “Gran Becca” che porterà dalla vetta del Piccolo Cervino sino a Laghi Cime Bianche, dalla Svizzera all'Italia.

La pista disegnata da Didier Defago verrà testata da tutti gli atleti di CdM solo nelle ultime settimane che precederanno il grande evento, sostanzialmente da metà ottobre, mentre Goggia intanto comincerà a mettere km di velocità nelle gambe, seguita dal fido skiman Barnaba Greppi, in queste giornate sul Cervino andando già con la mente alle sfide in programma tra quattro mesi.

Tra fine agosto e settembre, poi, il blocco di lavoro più importante per le discesiste azzurre in Argentina, visto che la nazionale tornerà ad Ushuaia e lì ci saranno i primi veri confronti anche a livello cronometrico.

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E' un Wunderteam ambizioso per la gara in programma sabato nel Piccolo Tibet; il carinziano, 13° in Val Gardena, al cancelletto dopo il trionfo nel gigante sulla Gran Risa (e uno slalom difficile). L'ex iridato, a 16 pt da Odermatt nella classifica di specialità, guida il team assieme al vice campione del mondo, ma occhio su questa pista a Lukas Feurstein.